Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Cavallari Murat Augusto

Tra Serra d'Ivrea, Orco e Po

Istituto Bancario San Paolo, 1976

35,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1976
Lieu d'édition
Torino
Auteur
Cavallari Murat Augusto
Éditeurs
Istituto Bancario San Paolo
Thème
(Piemonte - Storia - Architettura)
Langues
Italien

Description

In-4° (cm 29,5x21,5), pp. 478, (2), legatura editoriale illustrata a colori (vedi foto). Con moltissime illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. Interno come nuovo. Indice: Parte I. Storicità d'un orizzonte geografico tra Alpi Graie e Po. Vantaggi e rischi delle ipotesi strutturali esplorando la completa monumentalità "inter Durias duae"; Caleidoscopico corteo d'elementi naturali, dal baldacchino dell'Acropoli dei Salassi al talamo sabbioso dell'Eridano; La groma di Ebuzio, blasone della romana geometria unificante e generatrice d'illimitata congruenza formale; Eporedia, contemporanea d'Aquileia, nel coinvolgimento culturale d'alleati ed avversari; Attività mineraria e navigazione, addestramenti trimillenari alla canavesana ergofilia; Gelosia per questioni d'acqua tra aborigeni transpadani e tra coloni romani. Parte II. Unificante cittadinanza canavesana per policromi borghi. Chiese cimiteriali inutilizzate ed ossa regie insonni alla ricerca di mausolei; Arte portatile, più che affresco e mosaico, della romanica "aurea età eporediese"; Sottofondo iconografico esotico dell'araldica belluina: avori e ricami; Volti d'una società gerarchizzata trascritti in cifra territorriale marezzante; Adattabilità ai pretesti pratici affermata contro l'uniformità delle regole geometriche e architettoniche; Musicalità gregoriana quale sottofondo poetico solidificato nell'ornamento e nel disegno paesaggistico; Comunità laiche, episcopi, rurali e abbati all'erta contro privilegi di casta; Paesaggi totalmente architettati dai rurali quali espressioni professionali; Indistinta tecnica urbanistica-architettonica comune a guelfi e ghibellini; Incastellatura duplice e lineamenti urbani per il compromesso civico mono oppure bipartitico. Parte III. Pigro trapasso della cultura di medievale in umanistica. Supremazia culturale e plurima struttura urbana delle due capitali del coordinamento territorriale contrapposto; Protocollarietà stilistica internazionale nella monetazione fruttuariense a Montanaro; Intagliatori, tagliapietra e fornaciai quali arredatori architettonici d'interni e del paesaggio; Racimolati frescanti ancora nel solco neogotico a fine Quattrocento; Apertura a voci rinascimentali padane lungo l'ordito feudale di Biandrate. Parte IV. Brace e fiammate in un focolare bizzarramente attizzato. Continuità d'intenti programmatici idraulico-agrarii, dagli spunti classici al consulto di Leonardo; Ancora statuaria tra svariate componenti nordiche e padane; Sfida del magistero spanzottiano nel cuore della cultura tardo-gotica; Arte frugale sconfitta da una tavola di Raffaello entro le spire riflesse del nepotismo; Contraddittoria propaganda antinordica nei fondali delle pale d'altare chivassesi; Mediazione defendentiana, tipicamente piemontese, popolana e signorile. Parte V. Semina e germoglio del Manierismo su tegumento lombardo-franco-iberico.Sopravvivenza di remota modularità costruttiva nei loggiati rurali; Chiesetta campestre di Guarino Guarini, antefatto di gusto strutturalista per esaltati locali guarinismi e neoguarinismi; Architetti urbanisti letterati e coreografi quali registi d'uno speciale applicativo cerimoniale cortigiano; Difficoltosa simbiosi di grosse gemme architettoniche barocche con minuti ricami tessitori di borghi antichi; Orecchiabilità grammaticale ed erudita, secondata dalle quadrature a stucco imitate con affresco; Utilizzazione ornamentale dell'araldica alternata alla mitologia quale copertura nostalgica di irrealizzati destini. Parte VI. Incontro comunitario fideistico ed eremitaggio illuministico laico. Argenterie e marmi firmati sugli altari rococò, omaggi affini ai profumati unguenti evangelici; Spunti di bravura neoguariniana per l'ideazione d'arredi lignei nel composito clima alfieriano-vittoriano; Contemplazione tra beffarda e dilettevole di selvatichezze guascone e laboriosità popolane; Disinvolta risoluzione riplasmativa della monumentalità militare entro lo spirito villereccio e disadorno; Genio dell'invenzione scenografica alla Galliari quale ambigua lievitazione di spazialità senza avvenire; Scienza enciclopedica ed imprenditoria per produrre porcellane a Vische e maioliche a Castellamonte; Antiprotocollare invenzione ornamentale allineata a mode forestiere: stile Bérain. Parte VII. Meravigliosa dimessità di mestiere entro ideali sfere neoguariniane. Sventagliata di segni stilistici barocchi e rococò da Sant'Ignazio di Lanzo a Borgomasino; Grande abbozzo di riplasmazione ambientale sotto il centro direttizio del canavesano Bernardo Vittone; Tradizione juvarriana ed organizzazione progettistica governativa ad Agliè per il duca del Chiablese; Conati di castigatezza neoclassicita ed inquietudini dei "benignisti" di Fruttuaria; Oltranziste rielaborazioni neoguariniane in servizio comunitario entro grossi centri rurali; Riedizione formale delle celle campanarie quale coordinato blasonario geografico: campanili triangolari; Molto scherzosa intemperanza tardo-rococò imposta dai pittori da muro; Dimensione umana della preghiera e barocchità ornamentale popolaresca in santuarietti campestri e parrocchie montane; Permanenza fuori epoca della fantasticheria quadraturistica rococò anche in ambito intimo residenziale. Parte VIII. Introspezione e attesa per un rinnovato bisogno di coerenza. Incontri di Vittorio Alfieri e dell'abate di Caluso sullo sfondo degli imminenti risorgimenti europei; Pompei Cina Egitto tra fantasiosità ornamentale esotica e concretezza d'interessi antiquariali; Innovatori modelli stilistici d'impronta parigina politecnica; Manieri rifatti romanticamente quali attestazioni di cittadinanza adottiva ad Azeglio, Pavone ed altri luoghi; Impegno descrittivo e lirico nelle villeggiature borghesi tra Volpiano e Rivara; Travolgimento nell'ordine civico-industriale di sorpassati assetti urbanistici. Appendice I. Riferimenti bibliografici. Riferimenti fotografici. Appendice 2. Indice dei luoghi. Appendice 3. Indice dei nomi. Appendice 4. Indice generale.