Sviluppo industriale e lotte sociale nel Valdarno superiore (1860-1922).

CVI, 426 p., 8 p. di tav. : ill. ; 21 x 15 cm. Biblioteca di storia Toscana moderna e contemporanea. Studi e documenti, 31. Lo studio analizza lo sviluppo industriale del Valdarno Superiore a cavallo dei secoli 19. e 20. Quest'area di distingue dalle altre contigue perché la sua dinamicità sul piano economico colpisce come fenomeno singolare nella stagnazione complessiva di vaste aree della Toscana ottocentesca, dove l'agricoltura tradizionale domina incontrastata. Anche il Valdarno, a metà dell'800, si presenta come una regione in gran parte agricola, ma con una certa animazione commerciale, soprattutto in direzione di Firenze. Invece nell'arco di pochi decenni la regione si differenzia dal resto del territorio circostante per la vivacità imprenditoriale, che porta alla nascita di vari insediamenti industriali, sviluppatisi in seguito alla coltivazione delle miniere di lignite di Castelnuovo dei Sabbioni, che sono le più importanti d'Italia, e alla disponibilità di lignite a basso costo. Stimolata dalla sfruttamento della lignite e dall'impianto di una grandiosa ferriera, nei decessi successivi all'Unità si realizza una crescita diffusa delle iniziative industriali, anche se le miniere e la ferriera, per le loro dimensioni, conservano una centralità duratura e incontrastata, rispetto agli altri complessi industriali. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile con titolo impresso al piatto e al dorso. Sovraccoperta illustrata in carta plastificata lucida. All'interno otto pagine illustrate in b/n fuori testo su carta patinata lucida. Codice libreria 7377.