[Antisemitismo- Cultura](cm. 21.8) brossura editoriale, -pp. 250. Testi di Nasser H. Aruri, Ronald Bleier, Noam Chomsky, Naeim Giladi, Khalil Nakhleh, Livia Rokach, Israel Shahak, Arno Weinstein, Oded Ynon. » difficile che passi giorno senza che si sia invitati a ricordare che, oltre all'America di Bush, di Cheney, di Rumsfeld, di Abu Ghraib e di Guantanamo, delle multinazionali vampiresche, delle mille e mille nefandezze perpetrate in ogni angolo della terra, c'Ë un'altra America che non si rassegna, che protesta, che si oppone. » vero. » altrettanto vero che lo stesso non si puÚ dire di Israele, se non con molte riserve. Si obietter‡: ma come, non c'Ë anche l‡ gente che non si rassegna, che protesta, che si oppone? » vero. E quelle coscienze che si rivoltano, anche se in numero limitatissimo, salvano l'onore del loro popolo. Sappiamo perfettamente che tra il refusenik e Ariel Sharon e i suoi eredi passa un'incommensurabile differenza. Il punto, tuttavia, non Ë questo. Il punto Ë che, almeno sotto un profilo, il refusenik e gli eredi di Sharon sono sul medesimo piano: l'uno e gli altri stanno l‡ dove non dovrebbero stare. Se Ë cosÏ, ciÚ accade come risultato di una politica che Ë stata, nonostante il suo mascheramento in senso socialista, ma sarebbe meglio dire nazionalsocialista, storicamente reazionaria nella premessa da cui partiva: l'inconsistente interpretazione dell'ebraismo come nazionalit‡. L'attuazione di tale politica - perseguita per decenni, molto prima di Sharon, con l'inganno, il ricatto, la prepotenza, la violenza, l'oppressione, e sempre in un'atmosfera di intollerabile ipocrisia - ha implicato come conseguenza necessaria e puntualmente prevista una guerra di stampo razziale e la catastrofe di quella che era, e in qualche misura rimane ancora oggi, la frazione del popolo arabo pi˘ laica, dunque pi˘ refrattaria alle suggestioni del fondamentalismo religioso. Il perseguimento di una linea di questo tipo Ë stato reso possibile, specialmente dopo la guerra del 1967, solo dalla capacit‡ dell'ebraismo americano, il pi˘ numeroso del mondo, di condizionare dall'interno, grazie al proprio ingentissimo peso economico e sociale, la politica di Washington. Altrettanto efficaci sono state la multiforme rete protettiva stesa intorno allo Stato sionista dalle comunit‡ ebraiche del mondo intero e - elemento essenziale, ieri e oggi, di manipolazione dell'opinione pubblica - l'aureola di intoccabilit‡ creata intorno all'ebraismo dall'imposizione come indiscutibile verit‡ storica di una visione radicalmente falsata dei fini, delle modalit‡ e dei costi umani dell'infame persecuzione di cui si macchiÚ l'antisemitismo hitleriano. Oggi, in Europa e fuori d'Europa, un'opinione pubblica esente nella sua grande maggioranza da ogni preconcetta ostilit‡ al sionismo Ë, giorno dopo giorno, indotta a chiedersi in che cosa la condizione del popolo palestinese sia diversa da quella dei polacchi sotto il tallone di ferro del nazismo. Esemplare nuovo, ancora avvolto nel cellophane. [n13]