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Livres anciens et modernes

Martello Tullio

Storia della Internazionale dalla sua origine al congresso dell'Aja

Società Anonima Editrice Francesco Perrella, 1921

75,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italie)

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Détails

Année
1921
Lieu d'édition
Firenze
Auteur
Martello Tullio
Éditeurs
Società Anonima Editrice Francesco Perrella
Thème
(Politica - Socialismo - Anticomunismo)
Langues
Italien

Description

In-8°, pp. XII, 394, (2), legatura della seconda metà del '900 in tela beige, tipo canapa, con titoli in oro su tassello in pelle al dorso. Manca il foglio con l'occhietto (il primo foglio del primo fascicolo). Alla legatura, lungo il bordo superiore dei piatti e del dorso, per un'altezza di alcuni millimetri, la tela ha assunto una colorazione leggermente più scura rispetto al suo colore originale. Piccoli, lievi segni d'umido ai tagli. Al verso della guardia anteriore e al frontespizio, leggero alone di forma rettangolare (dimensioni centimetri 12,5 x 4) dovuto a cartoncino segnalibro dimenticato tra le due pagine (vedi foto). Nell'angolo inferiore esterno del foglio con le pagine 273-274, mancanza, lontana dal testo, ben reintegrata, con carta giapponese, da intervento di restauro. Agli ultimi fogli, nel margine esterno, qualche strappetto, senza perdite, ben riparato. Alle controguardie e alle guardie, due segni di colla cristallizzata, dovuti a nastro adesivo utilizzato da vecchio proprietario per fermare una copertina protettiva in plastica trasparente (rimossa). Nel bordi dell'ultima pagina bianca, leggero alone di colore rosa, probabilmente dovuto al contatto con la copertina editoriale, non conservata. Normale patina del tempo alle pagine, con leggere arrossature ai margini dovute al tipo di carta. Seconda edizione, la prima era stata pubblicata a Napoli, dall'editore Marghieri, nel 1873. Non comune. Nell'opera l'autore critica aspramente il socialismo. Dall'avvertenza "Al lettore": "L'autore di questo libro, desideroso che le questioni, da cui sono maggiormente travagliati quasi tutti i popoli d'Europa, risparmiassero il suo paese, si propose di rendere evidenti gli errori, le illusioni, gli equivoci e le colpe del socialismo, il quale, per un fatale pervertimento di idee e di principii, è considerato da molti come l'espressione più esatta della libertà, e viene professato od ammesso senza discussione da coloro appunto, che, volendo appartenere alla democrazia, dovrebbero più vigorosamente combatterlo. Il socialismo contemporaneo è annunciato sotto una formola nuova, assurda nel suo significato economico, incompatibile colla civiltà; 'Abolizione del salariato', che trova la sua pratica applicazione nei tentativi di rivoluzione sociale per opera di una lega internazionale di operai, già formidabile per numero, per ignoranza e per disciplina".