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Livres anciens et modernes

Fiorese Sabino

Storia della crisi economica in Puglia dal 1887 al 1897. Già inclusa nel vol. II dell' opera La Terra di Bari pubblicata a spese dell' Amministrazione Provinciale per l' Esposizione di Parigi del 1900

Tipografia dell' editore V. Vecchi, 1900

100,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1900
Lieu d'édition
Trani
Auteur
Fiorese Sabino
Éditeurs
Tipografia dell' editore V. Vecchi
Thème
Sud Italia, Economia, Questioni e problemi sociali
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Oui

Description

In-folio piccolo, pp. 168, (2), brossura editoriale. Qualche ombra e fioritura, ma ottimo stato. Prima e unica edizione in volume a sé. Accurata disamina delle condizioni economico-finanziarie, agricole e bancarie della Puglia nel decennio della crisi economica che la colpì. Scrive Vito Antonio Leuzzi: 'Le sue osservazioni sullo spagnolismo dei proprietari terrieri e sull'arretratezza delle strutture produttive, temi già enucleati nel Contadino nella Terra di Bari, costituirono l'oggetto di un più sistematico studio nella Storia della crisi economica in Puglia, in La Terra di Bari, II, Trani 1900. Il saggio del Fiorese, rigorosamente ispirato ai principi positivistici, s'inseriva in una vasta indagine sulle strutture economiche, sociali e culturali della Terra di Bari, affidata dall'amministrazione provinciale alla Scuola superiore di studi per il commercio in occasione della mostra universale di Parigi. Il F. tracciava un quadro chiaro e preciso delle condizioni dell'agricoltura di Terra di Bari a partire dalla prima metà dell'Ottocento, mettendo in luce le modificazioni intervenute nei rapporti di proprietà, nelle consuetudini agrarie, nelle condizioni di vita e nelle relazioni tra le diverse classi sociali. Giudicava la rottura commerciale con la Francia un fatto fortemente negativo, i cui effetti si erano riversati sull'intera economia e società pugliese. Il superamento della politica rigidamente protezionistica del governo nazionale e la mobilitazione di tutte le forze produttive dal basso erano considerate condizioni favorevoli per una efficace risoluzione di una crisi le cui radici andavano ricercate nella politica dei governi unitari 'inesperti della ragione economica'. 'Si può negare - affermava - che affrettammo con la vendita dei beni delle corporazioni religiose la ricostruzione del latifondo?. Negheremo che sbagliammo persino metodi di lavoro, se dopo tanti anni i demani non furono destinati al proletariato, il latifondo non si seppe distruggere e le banche non poteronsi disciplinare?' (Storia della crisi economica., p. 19).' (D.B.I., 48, 1997).