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Livres anciens et modernes

Autore: Nikolaj Popov, Edizione Italiana: Nicola Cariello

Stato e Chiesa a Bisanzio al tempo dell'imperatore Leone VI il Saggio (886 - 912)

Arbor Sapientiae 2018,

30,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italie)

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Détails

ISBN
9788894820560
Auteur
Autore: Nikolaj Popov
Éditeurs
Arbor Sapientiae 2018
Edité par
Edizione Italiana: Nicola Cariello
Thème
Civiltà e popoli-Bisanzio

Description

282 pagine. Ill. b/n. Brossura con alette. In 8°. Collana: Medievalia, 7. Commento dell'editore: Lo studio sul regno dell'imperatore bizantino Leone VI il Saggio nella storia della Chiesa costituì l'oggetto della dissertazione con la quale Nikolaj Popov nel 1892 ottenne il dottorato all'Accademia ecclesiastica di Mosca. La tesi, apprezzata anche da illustri bizantinisti come Fiodor Uspenskij, ebbe dignità di pubblicazione quello stesso anno. E rimase, in sostanza, la sua opera più notevole, nonostante i numerosi lavori che ebbe modo di pubblicare nel corso della sua carriera di insegnante. Già dall'esame minuzioso che l'A. effettua in via preliminare delle fonti e della bibliografia in una materia che fino allora non era stata oggetto di studi specifici si può comprendere con quale impegno il Popov abbia affrontato l'arduo argomento. Egli fu il primo, inoltre, ad utilizzare per le sue ricerche, dandole anche il giusto risalto, la cosiddetta Vita Euthymii" tratta dal manoscritto di un anonimo monaco bizantino (Berol. Gr. Nº 55) e pubblicata dal tedesco Carl de Boor nel 1888, cioè appena qualche anno prima che egli iniziasse il suo lavoro. Indubbiamente il libro di Popov costituisce un'opera fondamentale nel campo degli studi bizantini. Le indagini svolte dall'A. approfondiscono in modo serio il tema dei rapporti tra Stato e Chiesa ai tempi dell'imperatore Leone VI il Saggio: le sue ricerche, infatti, non solo si estendono al di là dei limiti cronologici del regno di quel sovrano per seguire gli sviluppi degli avvenimenti fino alla fine, ma si soffermano anche su ulteriori argomenti, come l'attività legislativa e quella letteraria. Un lavoro, quindi, che si può definire completo, tenuto conto anche del fatto che l'autore poté consultare dei manoscritti conservati nella Biblioteca sinodale di Mosca. In un certo senso il Popov aprì, grazie alle fonti a sua disposizione, un nuovo corso nello studio del regno di Leone VI, sottolineando l'influsso esercitato da quell'imperatore nel campo culturale in generale e, in particolare, nell'ambito legislativo e religioso. Lo scandalo della "tetragamia" che segnò, in un certo senso, il destino storico dell'imperatore Leone non forma, pertanto, il tema unico di quest'opera. La quale finora era rimasta ignota a molti studiosi fuori della Russia. L'attuale versione italiana è stata tradotta direttamente dal russo e fa seguito all'altra, riguardante la "Cronaca di Psamatia" dell'anonimo bizantino, apparsa in precedenza in questa stessa collana. Al lettore italiano viene offerta così un'ampia visione di un importante momento storico osservato attraverso gli occhi di scrittori di diverso orientamento culturale."