Détails
Lieu d'édition
Torino-Roma-Firenze
Thème
delinquenza, anarchia, socialismo, utopismo, politica, economia
Description
In 8, pp. XXIV + 208 + (4). Bruniture ai p. Piccola galleria di tarlo al p. ant. e alla sguardia. Annotazione manoscritta coeva alla terza carta. Br. ed. Studio in cui l'A. attacca le fondamenta teoriche del socialismo auspicando l'introduzione di cattedre universitarie che insegnino 'quella sociologia che nelle sue illazioni, ne' suoi teoremi, si misuri, si contrapponga e combatta colla evidenza delle verita' che proclama, il socialismo [.]. La sociologia, cui noi ci riferiamo, si fonda specialmente sulla economia politica. Questa scienza ha concretato tanti veri assoluti, tante verita' per se' stanti da fornire le armi le piu' potenti ed insuperabili contro le degenerazioni dialettiche che sono venute escogitando fin qui le scuole socialistiche, e che hanno bandito al mondo come la pietra filosofale della felicita' umana'. Nel saggio Fiorentini prende in esame le teorie socialiste, il programma di Marx ed Engels (proprieta', capitale, le macchine, i salari, la famiglia, la patria, la lotta di classe). La parte finale dell'opera e' riservata all'indagine dell'anarchia e del nihilismo russo. A proposito della lotta di classe auspicata da Marx, scrive: 'in fondo al vostro collettivismo centralista o federalista, signori marxisti, c'e' la guerra civile selvaggia, il caos, perche' le vostre teoriche, una volta che potessero avere un solo inizio di attuazione, condurrebbero necessariamente a tale risultato, non ad altri'. Contro il marxismo, che sosteneva come il progresso fosse sempre a detrimento delle classi piu' svantaggiate, risponde: 'il proletariato [.] accompagna il progresso della umanita', quale forza, quale suo braccio indispensabile, ma non e' vero affatto che il progresso sia spietato verso di lui [.] anzi lo aiuta il piu' che puo' a progredire a sua volta, e andra' sempre piu' aiutandolo'. Lucio Fiorentini nacque a Vestone presso Brescia nel 1829. Milito' nel battaglione studentesco che si spinse, nl 1848, fin nel Trentino per poi ripiegare su Mantova; poi si rifugio' a Torino, dove entro' in contatto con gli ambienti moderati, aderendo alla linea carlalbertista e ricevendo percio', alla vigilia della ripresa della guerra nel 1849, l?incarico di portare a Brescia documenti militari e fondi per finanziare l?insurrezione. Nel 1859, liberata la Lombardia, rientro' in patria ed entro' nell?amministrazione statale come consigliere di governo a Brescia. Ebbe cosi' avvio la sua lunga carriera di funzionario, che per piu' di un ventennio lo vide impegnato nelle sottoprefetture di varie zone d?Italia e che tocco' il suo vertice con la promozione a prefetto dia Sassari. Catalogo del Fondo Achille Loria, 294, p. 33.