Saggio di un analisi di alcune dottrine fondamentali riguardanti la vita scritto da Michele Medici M. D. Professore di Fisiologia nella Pontificia Università di Bologna, Medico Colleggiato… il quale saggio può servire di appendice

In 8°; 101, (3) pp. Senza brossura ma non slegato. Prima rara edizione, tre soli esemplari censiti in ICCU, in buone condizioni di conservazione di questo importante studio di fisiologia del grande fisiologo bolognese, Michele Medici (1752-1859). Titolare della prima cattedra bolognese di Fisiologa, Medici approfondì gli studi di una scienza che andava, all’epoca, lentamente svincolandosi da una radicata concezione speculativa-filosofica per aprirsi al metodo sperimentale. Poco più che ventenne, in uno studio condotto con G. Gandolfi, contestando l’opinione allora dominante formulata da J. Tourdes, aveva negato l’esistenza di proprietà contrattili del sangue (Esperienze sopra il sangue, Bologna 1803). Nell’interpretazione dei fenomeni biologici e fisiologici, Medici fu un vitalista convinto: andando oltre le teorie dell’«eccitabilità», degli «stimoli» e dei «controstimoli» enunciate rispettivamente da J. Brown, G. Rasori, G. Tommasini, in Commentario intorno alla vita (Bologna 1819), e più tardi in Manuale di fisiologia (ibid. 1833), introdusse il concetto di «forza riproduttiva», con cui intese «la proprietà o l’attitudine per opera della quale i corpi vivi si rifanno della materia che perdono» e grazie alla quale è possibile la rigenerazione dei nervi periferici e la formazione dei circoli venosi collaterali.