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Livres anciens et modernes

Arturo Calza

Roma moderna

Robin, 2020

17,10 € 18,00 €

Robin Edizioni

(Torino, Italie)

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Détails

Année
2020
ISBN
9788872745434
Auteur
Arturo Calza
Pages
328
Série
Biblioteca del vascello
Éditeurs
Robin
Format
231×154×30
Thème
Architettura-Storia, Roma-Storia, Storia dell’architettura, Architettura e progettazione del paesaggio, Storia: eventi e argomenti specifici, Storia d’Europa, Roma, XIX secolo, 1800–1899, XXI secolo, 2000-2100
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

"Il fascino di Roma non è soltanto nelle sue rovine: è nei tesori dell’arte che i secoli hanno accumulato; è nella severa, nobile, armoniosa bellezza del suo aspetto pittoresco e del suo paesaggio; è infine nello spirito di religiosità che esalta i cattolici di tutto il mondo quando possono varcare le porte della Città Santa. Ma il visitatore non può non essere un poco disgustato dalle cose nuove che si sovrappongono alle vecchie. Colui che vien da lontano a vedere questa città dei suoi sogni, il cui nome per tanti anni ha nutrito ed esaltato la sua cultura o i suoi ideali d’arte o la sua religione, vede necessariamente con dolore tutte queste «modernità» che turbano la sua ammirazione e attentano al suo entusiasmo. Che importa a lui che ci sia il Parlamento del regno d’Italia, quando ci son le rovine della Curia Giulia? E che si apra la Via Nazionale o il Tritone, quando c’è la Via Appia? In queste considerazioni è tutta la polemica, italiana e straniera, sulla nuova edilizia romana. La capitale d’uno Stato di trentacinque milioni d’abitanti non può restar un museo o un luogo di scavo: i seicentomila cittadini che vivono entro la città di Roma hanno pur diritto di avere le comodità che la vita moderna offre ai cittadini di tutto il mondo; e non hanno né possono avere soltanto l’ufficio di custodi di rovine e di opere d’arte. Roma, capitale d’Italia, ha saputo nobilmente temperare i doveri che le venivano dalla sua storia e dal suo nome, con quelli, non meno alti e certi e precisi, che le imponevano il suo ufficio e la sua dignità di Sede del Governo italiano. E come Roma l’abbia fatto noi verremo esponendo in questo libro, in cui, non senza ricordi di cose antiche o mal note o generalmente dimenticate, si fa menzione appunto di quello che di più degno e importante Roma ha fatto dal 1870 fino ad oggi (1911), per la sua edilizia, per la sua monumentalità, per lo sviluppo della sua multiforme vita di capitale d’Italia." (A. C.)
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