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Livres anciens et modernes

Merlini, Elsa [Elsa Tscheliessnig] ´Trieste 1904-Roma 1983)

Ritratto fotografico

120,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Auteur
Merlini, Elsa [Elsa Tscheliessnig] ´Trieste 1904-Roma 1983)
Format
8,4 x 13,5 cm.
Thème
Cinema Teatro etc.

Description

FOTOGRAFIA CON AUTOGRAFO. Ottimo esemplare. Bella foto a figura intera con autografo in inchiostro verde in basso a destra: “Elsa Merlini - 935”. Dopo aver studiato recitazione a Firenze con L. Rasi, sin dagli anni Venti calca le tavole del palcoscenico come attrice giovane nella Comp. di A. Ninchi, meritandosi i primi applausi interpretando “Il Giorno” di M. Serao; poi viene scritturata da A. De Sanctis, ed è finalmente primadonna al fianco di A. Baghetti. Nel 1929, quando V. Vergani abbandona le scene, D. Nicodemi invita la M. a sostituirla, accanto ad attori come Tofano, Besozzi e Cimara, azzeccando l’idea di uno spettacolo di rivista con grandi attori di prosa: è un successo che consolida la popolarità della M. come interprete brillante, che si rivela anche brava cantante. Sull’ onda di questa fama approda al cinema con “La segretaria privata” di G. Alessadrini (1931) ed è subito un successo travolgente: “La signorina Elsa Merlini è la prima attrice che sa sorridere” è la benedizione di G. Marotta, allora direttore di “Cinema Illustrazione”. Tra il 1932 ed il ’34 la M. fa rivivere sullo schermo personaggi simili alla dattilografa: “Cercasi modella”, “Paprika” e “Lisetta” tutti di E. W. Emo (1933). Alternando sempre gli impegni teatrali (nel 1934 va in scena “Il Gabbiano” di Čekov), si moltiplicano i film, anche con ruoli non brillanti: “Ginevra degli Almieri” di G. Brignone (1935), accanto al debuttante A. Nazzari, “L’albero di Adamo” di M. Bonnard (1937), “La Dama bianca” di M. Mattòli (1938). Tra il 1939 ed il ‘40 resta lontano dagli schermi, per tornarvi da protagonista nel 1941 con “L’Ultimo ballo” di C. Mastrocinque e “ Regina di Navarra” di C. Gallone ; in seguito si dedicherà interamente al teatro per tornare sugli schermi nel 1951 con “Cameriera bella presenza offresi” di G. Pàstina.