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Livres anciens et modernes

Nn

Recueil de remèdes

800,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italie)

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Détails

Auteur
Nn
Thème
manoscritti alchimia medicina, esoterismo segreti, ricette
Jaquette
Non
Langues
Français
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In 8° (cm 11,8 x 18), copertina tratta da codice manoscritto secentesco in scrittura cancelleresca, cc (49) testo in grafia settecentesca per la quasi totalità delle pagine e ottocentesca per le ultime, perfettamente leggibile, (17) carte bianche, (2) cc con appunti al verso. Buone condizioni, a poche carte l'inchiostro ha scurito lievemente la pagina retrostante, ma testo sempre assai leggibile. Affascinante raccolta, per uso domestico e privato, di rimedi 'éprouvés', 'admirables', 'contre tous les maux', con non infrequenti escursioni nell'orrido e raccapricciante. Il manoscritto presenta almeno tre tipi di scritture diverse, corrispondenti ai diversi possessori nel corso del XVIII° e XIX° secolo. L'ultimo è il docteur Retier, bibliotecario alla Facoltà di Medicina di Nancy, 'médecin principal en retraite lauréat de l'Académie des Sciences, Officier de la Légion d'Honneur', che l'11 febbraio 1877 firma l'ultima pagina del volume scrivendo tutti i suoi titoli onorifici e accademici, dopo aver aggiunto alcune ricette di sua mano, più 'scientifiche' delle prime e primissime, che sono 'segreti' a base di: limacce rosse o a righe pestate; sterco di gallina preferibilmente bianco ('remède qui dispense de se faire saigner') e zampa bruciata di pernice rossa da inghiottire diluendone la cenere col vino; lombrichi mondati della terra ma non lavati, e fatti friggere fino a calcinazione; escremento di cane maschio essiccato; 'teinture sympathique', variante dell'esoterica 'polvere simpatica'; unguento ottenuto pestando scarafaggi in un mortaio, fino a ridurli in polpa, e fatti bollire con scaglie di sapone di Marsiglia. Possiamo individuare due epoche di stesura del testo: la prima settecentesca, con riferimenti a libri a stampa o periodici di Accademie scientifiche del XVIII° secolo che recano testimonianza di rimedi e ricette, opinioni di celebri contemporanei, come il dottor Tronchin di Ginevra amico di Voltaire; la seconda epoca, che comprende le ultimissime carte, è ottocentesca, con citazioni da periodici coevi dal 1848 al 1850. Parallelamente, abbiamo tre 'filières' di contenuti: la prima, quello degli ingredienti esoterici sopra citati, facenti capo alla farmacopea popolare. In questa fascia, oltre agli ingredienti, anche le indicazioni sono meticolose e obbediscono non di rado a bizzarri rituali: l'uovo, per esaltarne l'efficacia, deve essere raccolto 'il più fresco possibile': ovvero, 'mentre esce dalla gallina'; se il paziente ha difficoltà a inghiottire, 'bisogna farglielo fare di forza'. In caso di soffocamento da vapore di carbon, bisogna trasportare la vittima in cortile o in giardino e gettarle per parecchie ore, perchè l'esercizio è faticoso, acqua gelida sul viso, mantenendo debita distanza; se il paziente desse segni di volersi muovere, bloccargli la bocca con un bastoncino di legno e introdurre a viva forza acqua con 'alkali volatil fluor'. Il secondo livello appartiene al filone dei vari 'Alexis Piémontais' o 'Grand et Petit Albert', segreti intrisi di alchimia: corallo rosso; balsamo di zolfo, contravveleno per ingestione di verderame; come fare l'inchiostro: con acqua piovana o di fonte, mallo di noce.; radice di liquerizia per il morso del serpente a sonagli; scorza di salice; come riconoscere se le acque sono ferruginose; teriaca, quinquina, salsapariglia, rabarbaro, canfora, ipecacuana, trementina, 'sel ammonia', 'suc de mercuriale', 'suc de bourrache', piante talvolta effettivamente dotate di proprietà astringenti, lassative, antidolorifiche, seppur blande. Al terzo strato, il più recente e 'scientifico', troviamo citate erbe quali la 'Brayera anthelmintica', vermifuga; le foglie essiccate di 'Baguenaudier' o Senna bastarda ('Colutea arborescens'), dalle virtù purgative che, se fumate, 'acuiscono i sensi'; la 'Belle de nuit', detta 'Jalap d'Europe', dotata di proprietà purgative e antispasmodiche come l'Ipomaea purge' del Messico. La ricetta della fabbricazione dell'oppio con il papavero bianco. Troviamo bibliografia di riferimento, tratta da opere fresche di stampa su nuovi ritrovati, quali, di Balthazar Georges Sage, 'Expériences propres à faire connaître que l'alkali volatil-fluor est le remède le plus efficace dans les asphyxies; avec des remarques sur les effets avantageux qu'il produit dans la morsure de la vipère, dans la rage, la brûlure, l'apoplexie, etc.'. Oppure, citazioni da vetuste ricette contenute ad es. in numeri dei 'Mémoires de l'Académie Royale des Sciences' del 1701. Vastissimo il ventaglio di mali, specchio di altre epoche: scabbia, dermatite squamosa, e, ad avvenuta guarigione, 'Régénération des poils dans quelque partie du corps que ce soit'. Crude e realistiche le descrizioni minuziose delle carni in putrefazione, su cui deve essere applicato il miracoloso 'Baume de Geneviève' che fa cadere prima il marciume ('la boue qui paraissait suinter'; i 'sucs nourriciers qui coulaient de chaque fibre restante'); poi cadono le ossa rimaste e si rigenerano i tessuti perfettamente senza traccia di cicatrizzazione, sul moncherino. Compendio prezioso, senza equivalente alcuno nei libri a stampa coevi, con un plusvalore intrinseco: documentazione dell'evoluzione delle cognizioni medico-farmaceutiche-erboristiche coprenti l'arco dell'intero XIX° secolo, con un pizzico di magia (il 'Balsamo Celeste' esalta le sue virtù se conservato, e smosso per sei volte al giorno, in letame di cavallo il più caldo possibile.), magari all'interno di membri di una stessa famiglia.

Anno di pubblicazione: XVIII eXIX° secolo