Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Rapporto del Consiglio generale della provincia di Napoli per l'anno 1819 presentato a S.M. il Re n.s. per mezzo del suo ministro degli affari interni. Napoli.

dalla tip. del Giornale Enciclopedico, 1820

140,00 €

Magnanet Libreria Antiquaria

(Montepulciano, Italie)
Fermé jusqu'au 31 décembre 2024.

Mode de Paiement

Détails

Année
1820
Lieu d'édition
Napoli
Éditeurs
dalla tip. del Giornale Enciclopedico
Thème
Napoli - Consigli provinciali
Langues
Italien

Description

8°, pp.42 (2) 2 bb., ottima mz. pelle rossa recente con angoli, tit. oro al dorso. Tra gli argomenti dibattuti in Consiglio provinciale: l'abolizione delle grondaie richiesta dalla Giiunta; il divieto di macellare dentro la città di Napoli; l'allontanamento della polveriera da Torre Annunziata; l'obbligo di vaccinazione; l'apertura di una scuola d'ostetricia per combattere "i funesti effeti dell'igno-ranza delle levatrici" (p.9); scuole di "mutuo insegnamento" soprattutto quelle "di fisica, chimica e meccanica applicate alle arti"(p.11);, incoraggiamento alle manifatture; la "cura delle strade consolari e delle traverse locali" e in particolare la traversa Caserta-Benevento e la strada di Cassano (p.29), Padula, S.Antonio di Posillipo, di Scudillo, quella da Castellammare a Massa; "abolizione di corporazioni d'arti in apparenza tendenti a regolare, ma in effetti a vincolare l'idustria, fiere, mercati, esposizioni."(p.12); una fiera davanti all'Albergo dei Poveri per "aumentar la rendita di que-sto"; l'apertura al pubblico del Museo Borbonico; il dissodamento di boschi in S.Anastasia, Piane, Gragnano, Lettere; la regolamentazione di alcuni dazi; l'apertura di una scuola di nautica a Procida, di un ospedale a Ischia, di un lazzaretto per la peste a Napoli; la riduzione dell'ascrizione alla leva marittima a Torre del Greco; etc. Inoltre il Consiglio proponeva controlli sulle acque minerali, che dovevano essere "di ragion pubblica, analizzate, non trascurate e, dove il sito lo permette ad esem-pio delle più colte nazioni, corredate di comodità tali da renderne l'uso più profittevole." (p.17) e il disseccamento "de' laghi di Lucrino ed Averno sorgenti di aria pestifera."(p.18).