Prima edizione. Cm.54,7x37,4. Pg.(68) complessive. Legatura coeva in mz.pelle, con spellature al dorso a sei nervature. Piatti marmorizzati. Tagli spruzzati. Spellature alla coperta. Frontespizio decorato a piena pagina con stemma granducale impresso, con sullo sfondo veduta dei Bagni di Montecatini. Segue la "Descrizione delle Tavole", in cornicetta a doppia bordura, una carta bianca, e 15 carte splendidamente incise a piena pagina, raffiguranti una veduta generale dei Bagni di Montecatini, la Pianta generale delle RR. Fabbriche, le Piante della Palazzina Regia, il Prospetto della stessa, la Pianta dei Bagnetti, la Pianta dei Condotti e Fogne delle Terme Leopoldine, il Prospetto e Taglio delle Terme Leopoldine, il Prospetto e Pianta della Palazzina principale, l'Alzato della Fabbrica di mezzo e del nuovo Ponte sul Rio Salsero, la Pianta della Fabbrica che comprende la Vasca dell'Acqua del Tettuccio, il Prospetto e la Facciata laterale della Fabbrica che contiene la Vasca dell'Acqua del Tettuccio, le Piante del Bagno Regio e della Fabbrica provvisionale per le Doccie, il Prospetto principale del Bagno Regio, gli Alzati e Piante della Caserma e Palazzina de' Monaci della Badia Fiorentina, e la Facciata principale della Palazzina de' Monaci, altrimenti detta la Vivandiera. La veduta generale non è numerata, le altre tavole sono numerate da I a XIV. Minimi, ininfluenti forellini. Le carte sono disegnate da Antonio Terreni, Antonio Capretti, Nicola Gaspare Paoletti, Giuseppe Baldassarre Puliti, Carlo Cecchi; e incise da Cosimo Zocchi, Gaetano Vascellini, Aniello Lamberti, Giovanni Battista Cecchi, Benedetto Eredi, Cosimo Colombini, Ferdinando Gregori. Splendida, fondamentale opera illustrata, compilata dal medico Alessandro Bicchierai (Lastra a Signa, 1734-1797), che fu archiatra mediceo. Le acque di Montecatini erano già conosciute quando agli inizi del XV secolo Ugolino da Montecatini nel suo "Tractatus de Balneis" prescriveva alcune regole per la cura termale. Nel 1430 la creazione di una peschiera nel vicino Padule di Fucecchio, voluta dalla Repubblica di Firenze, causò problemi per lo scolo delle acque dei Bagni. Iniziò così un lungo periodo di declino, nonostante che le acque di Montecatini fossero consigliate da illustri scienziati, come Gabriele Falloppia, Andrea Bacci, Andrea Cesalpino, Pompeo della Barba, Francesco Redi ed altri. Finalmente, nella seconda metà del XVIII secolo, Pietro Leopoldo, abbattuta la peschiera, riedificò i Bagni, dando avvio ad una felice stagione per le terme. Nel XIX secolo Montecatini ed altre importanti stazioni termali della Toscana, come Bagni di Pisa (San Giuliano) e Bagni di Lucca, raggiunsero il massimo splendore, divenendo luoghi frequentati da celebri personalità italiane ed europee. > Moreni I, 125, "[.] Tomo in foglio massimo di bei Rami in numero di 15, contenente la raccolta dei disegni delle RR. Fabbriche appartenenti a detti Bagni [.]". Lozzi, 2908, "Oltre il bello e grandioso prospetto vi sono 14 tavole figurate delle quali si premette la descrizione". Choix, 20746. "Memoires de l'Academie Royale des Sciences de Turin", (1790), IV, pg.CXII. Codice libreria 115801.