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Livres anciens et modernes

Umberto Saba

Quello che resta da fare ai poeti. Trieste. Febbraio 1911 (La copia Malabotta)

250,00 €

Drogheria 28 Libreria Antiquaria

(Trieste, Italie)

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Détails

Auteur
Umberto Saba
Éditeurs
Edité par
Thème
Préface par
Traducteur
Illustrateur
Jaquette
Non
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Neuf
Premiére Edition
Non

Description

Trieste, Edizioni dello Zibaldone (Seconda Serie), 1959. In 16° (mm 175x125), [10]-71, [8] pp., [2] tavv. Brossura editoriale con facsimile di grafia dell’autore al piatto anteriore, tavv n.t. e f.t., esemplare su carta vergata. Si tratta del famoso testo che Saba inviò a Scipio Slataper nel febbraio del 1911 affinché venisse pubblicato su “La Voce” ma che poi, per motivi inesplicabili, rimase inedito. Sarà la Pittoni, su indicazione della stessa Linuccia Saba, a editarlo in tiratura limitata di 550 copie, esemplare n. 68/525 numerati. Il volume contiene trentacinque facsimili del manoscritto inedito da cui è tratta l’edizione, oltre a due ritratti di Saba in diversi momenti della vita (nel secondo è in compagnia di Giani Stuparich). Si tratta di un testo fondativo della poetica di Saba. Timbro della Biblioteca Malabotta. Cfr. Gambetti - Vezzosi, p. 408.
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