Principii di economia finanziaria. Edizione riveduta definitiva.

Torino, Einaudi, 1939. 8°, pp. XXXII, 419,(5), brossura editoriale. Qualche fioritura, ottima copia. Prefazione di Luigi Einaudi con bibliografia d questi compilata degli scritti principali di Antonio De Viti De Marco. Antonio De Viti de Marco (Lecce, 30 settembre 1858 – Roma, 1º dicembre 1943) è stato un economista e politico italiano.
Ideologicamente liberaldemocratico, liberista, meridionalista e antifascista, fu uno dei soli 12 accademici italiani a rifiutare il giuramento di fedeltà al fascismo. Fermo oppositore del fascismo, si rifiutò, inoltre, di giurare fedeltà al regime; si dimise dall'Accademia dei Lincei e rifiutò la proposta di Mussolini di essere nominato senatore. Salvemini riferiva che:«.sorta la dittatura, De Viti De Marco si ritirò in disparte. L'Italia fece a meno per venti anni di quell'uomo, come se di uomini come quello ne avesse da sprecare».Il professore continuò, quindi, in solitudine gli studi delle materie economiche, che condusse in modo particolare nel Castello di Casamassella, dove poté concludere la sua opera più importante, I principi dell'economia finanziaria, che ebbe notevole successo non solo in Italia ma in tutto il continente, con le edizioni in tedesco, inglese e spagnolo che furono ristampate postume. https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_De_Viti_De_Marco