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Livres anciens et modernes

Pascoli, Giovanni

Poemetti

presso Roberto Paggi (per i tipi di L. Franceschini e C.i, - collana «Multa renascentur» [6]),, 1897

600,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1897
Lieu d'édition
In Firenze,
Auteur
Pascoli, Giovanni
Pages
pp. XVI 95 [5].
Éditeurs
presso Roberto Paggi (per i tipi di L. Franceschini e C.i,, collana «Multa renascentur» [6]),
Format
in 16°,
Edition
Prima edizione, in parte originale.
Thème
Poesia Italiana dell' 800
Description
brossura originale a due colori con marca editoriale (fregio arboreo avvolto da un nastro con motto «Multa renascentur)» al piatto superiore, a quello inferiore catalogo editoriale, mancanza al dorso senza perdita di testo,
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Prima edizione, in parte originale. Esemplare con segni del tempo alla copertina (mancanza al taglio alto del dorso; restauri al dorso), molto buono all’interno (solo qualche leggera fioritura). Appare qui in edizione originale tutta la sezione «La sementa» (eccetto il poemetto «L’Angelus», già pubblicato sul «Marzocco» del 10 gennaio 1897), «I due fanciulli» con una dedica all’amico Ermenegildo Pistelli, «La grande aspirazione» e «L’eremita». Erano invece già apparsi in rivista il «Conte Ugolino» («Il Marzocco», 1 novembre 1896), «Il cieco» («La Vita Italiana», 10 agosto 1896), «Il libro» («Il Marzocco», 2 agosto 1896), «Il vischio» («La Vita Italiana», 16 marzo 1897), «L’albergo» («La Vita Italiana», 10 settembre 1896 con il titolo «Passeri»), «L’immortalità» («La Rassegna scolastica» 16 dicembre 1896 con il titolo «Il poeta e l’astrologo» in una versione in otto quartine), «La Felicità» («Il Marzocco», 4 aprile 1897), «Il transito» («Il Marzocco», numero unico ‘Pro Charitate’ per gli ascari mutilati, 1896). La pubblicazione dei «Poemeti» ebbe una lunga gestazione: un primo accenno del progetto poetico è ravvisabile già nel 1887, dunque prima ancora della nascita di «Myricae», quando il poeta scrive al Ferrari «Avanti a me sono allineati i poemetti che ho animo di fare: sono 15 gruppi, niente meno!» (Garboli, p. 1307; «Lungo la vita», p. 279). E ancora, nel 1894 Pascoli scriveva allo stesso Ferrari: «Forse nell’anno vorrò dar fuori il paulo maiora [appellativo con cui il poeta si riferirà ai ‘Poemetti’, vedi infra]» (Garboli, p. 1308; «Lungo la vita», p. 365). La pubblicazione però si protrasse per altri tre anni, e vide la luce solo nel 1897 nell’edizione qui presentata. I «Poemetti» verranno ripubblicati nel 1900 in una seconda edizione accresciuta e poi divisi in «Primi poemetti» (1904) e «Nuovi poemetti» (1909). All’occhiello il titolo è seguito dal motto «paulo maiora» (‘cose un poco più grandi, più importanti’), tratto dai versi iniziali della quarta egloga di Virgilio, gli stessi che avevano dato il titolo a «Myricae»: «Sicelides Musae, paulo maiora canamus. / Non omnes arbusta iuvant humilesque myricae» (Verg., Ecl. IV, vv. 1-2). Segue la dedicatoria alla sorella Maria, una vera e propria dichiarazione di poetica in forma di lettera, datata Castelvecchio di Braga, 5 giugno 1897. Pascoli, «Poesie e prose scelte», ed. Garboli, pp. 1301-1399; Pascoli, «Primi poemetti», ed. Nassi, in particolare pp. 213-221. Gambetti - Vezzosi, «Rarità bibliografiche», p. 642
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