2 volumi In 8° (mm215x130). Occhietti, pagg. 384; 412. Elegante mezza pelle di vitello coeva con piatti marmorizzati, titolo impresso in oro su tassello al dorso, ricchi fregi dorati. Quarta edizione. <BR>Brillat - Savarin intellettuale e gastronomo (aveva studiato legge e fu magistrato, diplomatico e musicista, insignito della Legion d'Onore) si dedica inizialmente a scritti di carattere giuridico - economico, ma solo successivamente avrà la sua notorietà grazie alla pubblicazione della " Physiologie du Gout", che viene pubblicata un anno prima della sua morte. L'opera alterna riflessioni sui cinque sensi, descrizioni e aneddoti, digressioni filosofiche e di costume, annotazioni scientifiche; Brillat- Savarin si ispira per le meditazioni, a maestri quali Voltaire, Rousseau, Fenelon, Buffon, Cochin e d'Aguesseau. Il linguaggio che l'autore sceglie è spontaneo, ricco di massime e proverbi vecchi come l'umanità, mescola umorismo e impertinenza, insolenza e derisione; come modernista, egli usa tutti gli stilemi letterari, e quando quelli francesi non sembrano bastare, non esita mai a prendere in prestito una parola, come il sorso inglese drink.<BR>Si tratta di un caposaldo teorico della cucina borghese, che eserciterà una straordinaria influenza sulla letteratura culinaria futura; i suoi importanti scritti, analizzati anche dopo la morte dell'autore, saranno annoverati tra i classici.<BR>Aprono l'opera 20 venti divertenti aforismi incentrati sull'arte della gastronomia: "Gli animali si nutrono; l'uomo mangia"; "Solo l'uomo dispirito sa come mangiare"; "Dimmi cosa mangi, ti dirò chi sei"; "La scoperta di un piatto fa la felicità del genere umano più che la scoperta di una stella"; "Un dessert senza formaggio è come una bella donna a cui manca un occhio" ed altri.<BR>Impareggiabile "homme d'esprit", secondo la definizione di Balzac, Brillat-Savarin del cibo non coglie tanto l'aspetto edonistico ma soprattutto quello sociale ed è questo che rende la sua opera così moderna.<BR>Il critico letterario Roland Barthes omaggia l'A. dicendo: Il libro di Brillat Savarin è dall'inizio alla fine "propriamente umano" poichè è il desiderio che distingue l'uomo. All'autore è stato dedicato nel 1930 il formaggio Brillat Savarin.<BR>Bell'esemplare, antico restauro al marg. est. all'occhietto ed al frontespizio.<BR>minime fioriture tipiche della carta. <BR>Vicaire 117, per la prima ed.:"Nel considerare i piaceri della tavola sotto i più diversi aspetti, m'ero reso conto da tempo che in questo campo c'era da fare qualcosa di meglio di un semplice libro di cucina, e che molto si poteva dire su funzioni così essenziali, così continue e che influiscono così direttamente sulla salute, sulla felicità e persino sugli affari. Una volta stabilita quest'idea madre, tutto il resto è venuto da sé: mi sono guardato intorno, ho preso appunti, e spesso, in mezzo ai più sontuosi banchetti, il piacere di osservare mi ha salvato dalla noia conviviale. Certo, per tener fede agli impegni che m'ero prefisso, ho dovuto improvvisarmi fisico, chimico, fisiologo e persino, in una certa misura, erudito". <BR>Fourth Edition. Hardcover, quarter leather spine, gild titles plates over marbled boards. The fourth edition of the classic of gastronomic reflection. Attractively printed with wide margins, slight foxing, otherwise quite clean internally, old restored on outer margin of 2 pages. Cagle 98 (1st ed.), Oberle 149<BR>