PÉRSECUTIONS D’UN FRANÇAIS PLAIDANT SOUS LE GOUVERNEMENT OLIGARCHIQUE DE GÉNES EN 1793. Avec une peinture exacte des moeurs, du caractère des Excellences, des Avocats, des Procureurs, des Moines qui avaient alors de l’ascendant dans les affaires publiques: sa détention dans les différentes prisons Civiles, Criminelles et dan le cachots de l’Inquisition Papale établie dans ce pays. PAR LE CITOYEN BOUILLOD. PREMIERE PARTIE (-SECONDE). A NICE, de l’Imprimerie BOUILLOD et Compagnie. An V de la République Française. [1797]

Rilegatura ottocentesca in mezza pelle a cinque nervi con piatti marmorizzati (remboîtage, tassello rifatto), 8vo cm14.5x22, pp (2) VII (1) 71 (1), VIII 65-175 (1); sette tavole incise. Segnatura: π1 a6 A-D4 π8 E-L8. Remboîtage moderno in legatura ottocentesca; sulle prime carte (12 carte e prima tavola) restauro con integrazione di lacuna sul margine esterno; carte generalmente brunite, alcune marginali noterelle d’antica mano, lievi gore sul margine superiore dell’ultima segnatura. Errori nella numerazione delle pagine, e in questo esemplare le due carte di Sommaire, numerate III-VII, sono frapposte a quelle di Introduction. Discreto esemplare, completo e in barbe ma con qualche difetto. Resoconto di prima mano delle disavventure dell’autore, commerciante di stoffe coinvolto suo malgrado nella bancarotta fraudolenta di un socio d’affari a Genova e quindi incarcerato ingiustamente. L’opera, pubblicata subito dopo la caduta del sistema dogale all’alba della giacobina Repubblica Ligure, denuncia ampiamente la corruzione del governo oligarchico genovese, che vide l’autore più volte incarcerato ingiustamente per la compiacenza portata dai funzionari ai suoi nemici; imprigionato alla Malapaga, al Palazzetto e a San Domenico, Bouillod dovette fronteggiare il tribunale civile che l’accusò di sedizione “in quanto imprudente parlatore antiolgarchico" (Arato, p. 112) e l’Inquisizione che lo sospettava frammassone; prezioso e più volte ricordato nel testo l’aiuto portato all’autore dal commerciante svizzero residente in Genova Jean Georges Honnerlag, fondatore del cimitero protestante della città. Non comune edizione originale, illustrata da sette rami incisi da Antonio Rogerone d’après Luigi Gardella e Filippo Alessio; la prima tavola è una veduta marina di due velieri, con la Lanterna sullo sfondo. [Manno 23279; Thory ACTA LATOMORUM 272] ******* XIX century binding (remboitage), some repairs on the margins of first 12 leaves and first plate, a fair copy, complete and deckled edged, but definitely showing its age. An uncommon account of the unjust imprisonment the author suffered in Genoa, after being falsely accused of fraudulent bankruptcy and having his enemies corrupted the officials of the oligarchic government; during his troubles he encountered the Inquisitions, suspecting him to be a Freemason.