Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Salerno Giacomo-Maria

Per una critica dell'economia turistica. Venezia tra museificazione e mercificazione

Quodlibet, 2020

19,00 € 20,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2020
ISBN
9788822904690
Auteur
Salerno Giacomo-Maria
Pages
256
Série
Materiali IT
Éditeurs
Quodlibet
Format
222×152×20
Thème
Turismo, Venezia-Economia, Industrie alberghiere, turistiche e del tempo libero, Venezia
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Venezia, minacciata dall'esodo dei suoi abitanti ancor più che dalle acque alte, è meta ogni anno del pellegrinaggio secolare di oltre 30 milioni di visitatori. Cristallizzata nella sua immagine e al tempo stesso stravolta nel suo paesaggio umano, la città lagunare esibisce in maniera esemplare il destino che l'Occidente sta riservando ai suoi centri storici, sempre meno pensati come luoghi in cui vivere e sempre più ridotti a parchi tematici destinati al consumo turistico. Tracciando la genealogia di quei processi che - con l'affermarsi dell'urbanizzazione planetaria e la contemporanea museificazione della città storica - hanno radicalmente trasformato la realtà urbana, il libro ricostruisce quello che fino a ieri appariva come l'inarrestabile sviluppo dell’industria turistica, indagando i dispositivi culturali, sociali ed economici di cui essa si è nutrita. Ora che con la recente crisi sanitaria il motore di questa industria pare improvvisamente arrestarsi, la città riscopre la volubilità della monocoltura a cui è stata consegnata, costringendo a una nuova radicale interrogazione sul suo futuro. Oltre gli specchi della società spettacolare e delle sue nostalgie si può così già intravedere, tra le rovine dell’economia turistica e i conflitti che le abitano, quel campo di tensioni da cui potrà emergere il germe di un rinnovato «diritto alla città».