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Livres anciens et modernes

Cajumi Arrigo

Pensieri di un libertino. Prima edizione integrale con una nuova prefazione

Einaudi, 1950

30,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1950
Lieu d'édition
Torino
Auteur
Cajumi Arrigo
Éditeurs
Einaudi
Thème
Letteratura italiana del '900, Prime edizioni
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Oui

Description

In-8°, pp. 494, (2), brossura editoriale bicroma protetta da velina. Scheda e fascetta editoriali conservate. Ottimo stato. Prima edizione integrale in volume, preceduta da una edizione parziale apparsa da Longanesi nel 1947. 'l libro uscì a Milano nelle edizioni del Longanesi nel '47, mutilato dall'editore senza una ragione plausibile. Accolto dal pubblico con grande successo, date anche le circostanze di tempo, fu dal C. riedito sempre a Milano nel '50 nel testo completo, anzi aumentato, riveduto e corretto, seguendo i consigli degli amici Salvatorelli e M. Praz, e dedicato alla memoria di L. Ambrosini, U. Cosmo, L. Ginzburg ed agli amici della Cultura. Il libro, articolato, nell'edizione definitiva, in undici parti datate dagli undici anni di silenzio, è una sorta di zibaldone che, se per certi aspetti di rigore etico e di umore richiama i Mes poisons del Saint-Beuve, ricorda sotto molti altri la pubblicistica del Sei-Settecento in Italia come in Francia in quello che ebbe di punte polemiche, acri ed estrose, e talvolta di pettegolezzo. Nei Pensieri è necessario pertanto tener conto della particolarità della genesi, del fatto che il C. fu portato dagli avvenimenti ad acuire le sue qualità di polemista mordente e corrosivo cui corrispose, riguardo al periodo precedente, un arricchimento di stile nella direzione di una maggiore incisività e rapidità, di un più sicuro potere di sintesi. 'Nella parzialità, nella contraddizione così istintivo, così diciamo pure selvatico e insieme raffinato, da ricordare da vicino un altro piemontese parzialissimo e contradditore nato, Giuseppe Baretti, col quale, vivido e attraente, Cajumi ebbe forse qualche affinità' (Bernardelli).' (Felice Del Beccaro in D.B.I., XVI, 1973). Saggi, 134. Spaducci, p. 68.