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Livres anciens et modernes

Segneri Paolo

Panegirici Sacri di Paolo Segneri della Compagnia di Giesù. Consacrati al Molt'Illustre, e Molto Rever. Signor D. Gio: Battista Ghedini. Sacerdote Veneto, e Confessore nell'Insigne Monastero di S. Teonisto di Treviso. Parte Prima – Seconda.

Per Gasparo Pianta, e Compagno,, 1704

70,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1704
Lieu d'édition
In Treviso,
Auteur
Segneri Paolo
Éditeurs
Per Gasparo Pianta, e Compagno,
Thème
SACRA SINDONE SANTA CASA DI LORETO

Description

In (14,5x8 cm); 662, (2) pp. Legatura coeva in piena pergamena con dorso a quattro nervi e con titolo e autori manoscritti in bella grafia coeva al dorso. Un tarletto al margine interno bianco delle pagine da pagina 137 a 180 che solo in una decina di pagine tocca una lettera per pagina e nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione. Numerose belle xilografia animate come finalini. Iniziali e testatine xilografiche. Bell'edizione stampata dallo stampatore trevisano, Gasparo Pianta, dei celeberrimi panegirici del grande predicatore e scrittore gesuita, Paolo Segneri (Nettuno, 21 marzo 1624 – Roma, 9 dicembre 1694). Come scrive Marco Leone parlando dei Panagirici di Segneri nella voce dedicata al celebre gesuita nel Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 91 edito dalla Treccani (2018): "Prima della sua esperienza missionaria, Segneri aveva del resto già pubblicato la raccolta dei ventuno Panegirici sacri (Bologna 1664), incentrati su figure importanti del pantheon cattolico e in parte già pubblicati alla spicciolata in precedenza, che paiono ancora allinearsi, per esuberanza stilistica e per ricerca di effetti stupefacenti, ai paradigmi formali dell’ornato difficile. Con la fase delle missioni si intrecciano, invece, altri scritti di carattere catechetico ed edificante, composti nelle pause invernali dell’attività missionaria presso il collegio gesuitico di San Giovannino a Firenze e strettamente legati all’impegno pastorale [.]. Ai primi di febbraio del 1692 Segneri fu chiamato a Roma da Innocenzo XII come pontificiae aulae orator. Dalle numerose lettere indirizzate fra il 1692 e il 1694 a vari interlocutori, fra i quali il generale Tirso Gonzáles e il granduca Cosimo III de’ Medici, emergono dapprima i tentativi di Segneri di evitare l’incarico e poi la sua rassegnata accettazione di questo ruolo impegnativo, che lo costrinse ad abbandonare l’esercizio missionario e ne mise alla prova le capacità di resistenza fisica e mentale, per il fatto che la predicazione urbana si svolgeva a braccio, al contrario di quanto si verificava in quella rurale. Riunite nella silloge delle tredici Prediche dette nel Palazzo Apostolico (Roma 1694), queste orazioni romane, composte fra il febbraio e il settembre del 1693, segnano il ritorno del gesuita alla predicazione solenne dei Panegirici sacri e vennero pronunciate fra la quaresima del 1692 e quella del 1693, rappresentando il riflesso di una svolta esistenziale subita, ma anche accolta con spirito di obbedienza.". Fra i panegirici anche il celebre componimento in onore della Sacra Sindone e quello composto per la Santa Casa di Loreto. Rif. Bibl.: IT\ICCU\MODE\025421.
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