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Livres anciens et modernes

Pini Giuliana, Adriano Spatola

Otto in si minore commento in versi di Adriano Spatola,

TamTam, Fontanini S. n. C.,, 1982

140,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1982
Lieu d'édition
Montecchio Emilia,
Auteur
Pini Giuliana, Adriano Spatola
Éditeurs
TamTam, Fontanini S. n. C.,
Thème
PRIME EDIZIONI POESIA CONCRETAM MODENA CASINALBO
Langues
Italien

Description

In 8° (16,5x12 cm); 61, (3) pp. ed un foglio volante a forma di farfalla arancione. Brossura editoriale con titolo ed immagine impressa in nero al piatto anteriore, qualche minima macchiolina di foxing al piatto anteriore e per i resto nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Firma autografa dell'autrice alla prima carta bianca con numero del volume 73 su 500 esemplari pubblicati. Dedica autografa dell'autrice alla fine del volume a celebre personaggio. Prima edizione non comune di questo bellissimo libro di poesia visiva con disegni della nota artista originaria di Casinalbo (in provincia di Modena nel 1944), Giuliana Pini e commento in versi del grande poeta, editore e critico letterario, Adriano Spatola (Sappiane, 4 maggio 1941 – Sant'Ilario d'Enza, 23 novembre 1988) che fu tra i massimi esponenti e sperimentatore della poesia italiana del novecento ed esponente del “Gruppo 63”. Continuo sperimentatore, Spatola si avvicinò, fu uno degli sperimentatori della poesia concreta e della poesia sonora. Celeberrimo il suo studio di poetica “Verso la poesia totale” che ebbe grande seguito nel movimento artistico e letterario italiano. A lui si devono alcune delle più importanti riviste artistico-letterarie italiane come “Quindici” ed europee come “Tam Tam”. Il foglio volante conservato all'interno del volume, con uno scritto a forma di elica che rappresenta una delle “farfalle” fatte “volare” da Giulina Pini nei giardini pubblici di Reggio Emilia, durante una celebre performance collettiva di diversi autori, organizzata da “Pari & Disapri” nel 1984 sotto il titolo “Il fascino della Carta”. Giuliana Pini, formatasi all'Istituto Venturi prima e poi all'Accademia d'Arte di Bologna in scenografia, tenne la sua prima personale a Modena, alla galleria “Il Ridotto” nel 1978. Poco dopo inizia ad interessarsi alla poesia visiva, partecipando a diversi incontri di poesia ed iniziando a frequentarne gli ambienti letterari avvicinandosi e ricevendo apprezzamenti per il suo lavoro da Adriano Spatola fra i leader del movimento. Nel 1983 in occasione della mostra sugli Etruschi a Firenze performance in Piazza S. Spirito: scolpisce un drago di ghiaccio. Suoi lavori significativi sono pubblicati sull’Antologia GEIGER 8 e su “Squero”. Scrive Maurizio Spatola nella presentazione del volume da noi presentato nel sito del suo archivio. “Giuliana Pini, Otto in si minore (1982), Oggi è una nonna simpatica e impegnata nel cercare di trasmettere ai nipotini le proprie doti creative, ma trent’anni fa Giuliana Pini, quando realizzò questo delizioso libretto con i suoi disegni sui semi di bastoni delle carte piacentine (con le otto poesie di Adriano Spatola dedicate appunto alla sua “indagine lignea” sulle figure delle prime otto carte da gioco) era una giovane madre e un’attivissima pittrice e scultrice, a suo agio in un ambiente artistico, quello modenese, dove la ricerca estetica faceva da contrappunto a una produzione alacre e assetata di nuovo.Tuttora attivi a Modena sono infatti artisti quali Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni, Carlo Cremaschi, Franco Vaccari, e della stessa città è originario quel Claudio Parmiggiani assurto a fama mondiale e da tempo trasferitosi nella campagna parmense dopo un lungo soggiorno torinese. Se si aggiungono la vicinanza e il concomitante fervore di ambienti artistici limitrofi (penso ad esempio ai bolognesi Concetto Pozzati, Maurizio Osti, Lucio Saffaro e ai reggiani Marco Gerra e Vittorio Cavicchioni) appare chiaro come Giuliana si muovesse su un terreno particolarmente stimolante. L’impronta tutta personale delle sue opere deriva anche, a mio avviso, dalla dimensione ludica in cui la sua fantasia si sbriglia e traduce in variazioni e trattamenti di materiali diversi (ha scolpito anche il ghiaccio), con un divertissement raffinato e palpabile, che nulla toglie all’intensità del suo sperimentare. Il retrogusto letterario che si assapora osservando i suoi lavori ha trovato frequenti verifiche nella collaborazione con poeti e scrittori: lo dimostrano due accattivanti libretti realizzati con l’avvocato-poeta reggiano Corrado Costa, oltre a questo Otto in si minore (di seguito riprodotto integralmente) progettato e realizzato a Mulino di Bazzano con mio fratello Adriano, che alle raffigurazioni lignee di Giuliana si ispirò per questi suoi versi da “festa nella foresta”, che si possono leggere anche come proposta teoretica all’opera dell’artista e non solo come sua conseguenza. Queste otto poesie, a quanto mi risulta, non sono mai state pubblicate altrove, nemmeno nei “Collected Poems” pubblicati a Los Angeles nel 2008 con il titolo The Position of Things. Nella foto qui sotto Giuliana e Adriano a Mulino di Bazzano nel 1979”. Prima non comune edizione, autografa, in tiratura limitata di 500 esemplari.
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