Orlando Furioso di m. Lodovico Ariosto. Delle annotazioni de’ più celebri autori che sopra esso hanno scritto, e di altre utili, e vaghe giunte in questa impressione adornato, come nell’indice seguente la prefazione si vede

Folio (cm. 39,6), 2 Voll., 24 cc.nn., 576 pp. (segue) Idem, Opere di m. Lodovico Ariosto in questa impressione esattamente raccolte, e di scelte annotazioni adornate, tomo secondo., 2 cc.nn., da p. 1 a p. 108, 1 c.nn., da p. 109 a p. 400. Un ritratto dell'Ariosto inciso su rame da Carlo Orsolini e altre 51 splendide tavole, opera di Giuseppe Filosi e Giuliano Giampiccoli, una in principio di ogni canto (46 per l’Orlando Furioso e 5, appunto, per i ‘Cinque Canti’, raccolti nel secondo volume). Frontespizio del primo vol. in rosso e nero con grande marca tipografica (Fuoco che scaccia api dall’arnia con motto ‘Pro bono malum’). Il secondo volume reca un diverso frontespizio, con il titolo racchiuso entro elaborata bordura calcografica, anch’essa incisa dal Filosi. Capilettera e fregi xilografici n.t. Legature coeve in pergamena rigida con titoli oro su tasselli in pelle al ds. Tagli colorati. Carte di guardia marmorizzate. Ex libris araldici ai contropiatti anteriori. Un modesto alone di sofferta umidità al margine bianco inferiore di gran parte del primo volume (ben lontano dallo specchio di stampa e dalla parte incisa delle tavole), altrimenti esemplare freschissimo ed ampi margini. Magnifica edizione settecentesca del ‘Furioso’ e di tutte le altre opere dell'Ariosto, davvero mirabile per ricchezza e bellezza iconografica e, assieme, per accuratezza testuale. Il primo volume contiene il ‘Furioso’ (nonché la prefazione del Valvassori all'edizione del 1554, una Vita dell'Ariosto scritta dal Pigna e altre biografie del Garofalo e del Fornari, l’allegoria del Bonomone, le allegorie dei nomi propri raccolte da Orazio Toscanella, il paragone dei luoghi e delle favole di Fausto da Longiano, il catalogo delle migliori edizioni del poema compilato da Pier Catterino Zeno e gli Avvertimenti del Ruscelli), mentre il secondo è comprensivo dei ‘Cinque Canti’, delle osservazioni del Lavezzuola, dei luoghi commentati dal Toscanella, dell'indice delle stanze, delle cinque ‘Commedie’, di una lettera al Bembo, delle ‘Rime’, dell'’Erbolato’, delle ‘Satire’, delle poesie latine dell'Ariosto. La cura testuale dell'edizione, tra le più belle mai impresse delle opere dell'Ariosto, fu dovuta al padre Raimondo Missori e a Giovanni Francesco Pivati. Agnelli-Ravegnani, ‘Annali delle edizioni ariostee’, I, pp. 3-4; Gamba, n. 60.