12 fascicoli: 30 pp., 2 cc. (di dimensione diversa con indicazioni pubblicitarie) ? 28 pp., 2 cc. ?Der Kunstschatz? ? 24 pp. ? 30 pp. ? 60 pp. ? 32 pp. (Š presente anche un cartiglio a stampa firmato Klimt ad inizio del fascicolo), 36 pp. (Š presente anche un bifolio pubblicitario non rilegato) ? 28 pp. ? 32 pp., 2 cc. ? 24 pp., 1 c. ? 24 pp. - 36 pp. Illustrazioni, foto, incisioni a colori e in bianco e nero, musica notata lungo il testo. I 12 numeri presentano le originali copertine editoriali a stampa e sono raccolti nella cartella editoriale in mezza tela (fascette di chiusura rinnovate, rinforzi ai dorsi di un paio di numeri). La rivista venne pubblicata il primo anno con cadenza mensile (tranne che per maggio - giugno, bimestrale). Il dodicesimo fascicolo Š un numero speciale. Prima edizione della prima annata completa di Ver sacrum, periodico che fu organo ufficiale di stampa della Secessione viennese, fondato da Gustav Klimt e Max Kurzweil. L?annata comprende 12 fascicoli, pubblicati nel corso del 1898, e fu stampata in soli 500 esemplari. ?Ver sacrum? (primavera sacra), pubblicato a Vienna fra il 1898 e il 1903, costituisce lo spazio di diffusione dei manifesti poetici e artistici dei secessionisti austriaci: nel primo numero del 1ø gennaio 1898, presentato in occasione della prima Mostra della Secessione, Hermann Bahr (1863 - 1934) ne sintetizz• cos? i propositi: "Siamo intenzionati a portare l'arte straniera a Vienna, perch‚ possano trovare stimolo e motivazione non solo artisti, studiosi e collezionisti, ma anche il grande pubblico particolarmente sensibile all'arte, educandolo ad appropriarsi del senso estetico che Š presente allo stato di istinto in ogni uomo, indirizzandolo alla bellezza e alla libert… di pensare e sentire". La rivista stessa, riccamente illustrata da quelle che diventeranno immagini - simbolo dell?arte del primo Novecento in Europa e nel mondo, si presenta come una sintesi delle istanze e dello stile dei secessionisti: "Chi prendeva in mano per la prima volta la rivista si rendeva conto di trovarsi di fronte ad un'impostazione nuovissima: innanzitutto il formato, quadrato, quell'immagine geometrica che diventer… la caratteristica della grafica di Josef Hoffmann e il formato prediletto dei quadri di Gustav Klimt. Quindi il carattere di "Gesamtkunstwerk" - opera d'arte totale - che distingueva radicalmente "Ver Sacrum" da tutte le altre riviste. Ogni numero doveva essere un'opera d'arte completa, compiuta in s‚ che rappresentasse la concezione secessionista dell'Associazione. La stessa impostazione artistica globale doveva mirare a un ideale superiore. Dal pi— piccolo decoro, ai colori, ai caratteri tipografici, alle illustrazioni, al testo, il tutto doveva riflettere l'idea collettiva, interpretato di volta in volta da un comitato di redazione formato da artisti e letterati sempre diversi" (Bressan - De Grassi). All'interno dei fascicoli si trovano illustrazioni, disegni, litografie, e xilografie realizzati appositamente dai principali interpreti del movimento artistico quali Gustav Klimt (cop. dei fasc. 3 e 6), Karl Moll, Koloman Moser, Charles Mackintosh, Herman Bahr, Otto Wagner, Joseph Olbrich, Alfred Roller, Adolf Bohm, Joseph Enegelhart, Max Klinger, Joseph Hoffmann e altri. Marina Bressan e Marino De Grassi "Ver Sacrum. La rivista d?arte della Secessione viennese 1898 - 1903", Catalogo della mostra, 2004.