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Livres anciens et modernes

Magris, Claudio

Opere

Milano, Mondadori, 2012

55,00 €

Spalavera Libreria

(Pallanza, Italie)

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Détails

Année
2012
ISBN
9788804613947
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Magris, Claudio
Pages
1849
Éditeurs
Milano, Mondadori
Thème
NARRATIVA
Etat de conservation
En bonne condition
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Condition
Ancien

Description

16°, cm 18, pp. 1680, legatura in pelle blu con titoli in oro al dorso, acetato trasparente, entro cofanetto illustrato. Collana: Meridiani. Primo volume. Lieve ammaccatura al margine superiore del cofanetto e piccolo difetto alla cuffia superiore del tomo, peraltro ottimo esemplare.
Il primo volume presenta le opere di Magris fino al 1995: si apre con i due corposi saggi che hanno inaugurato la sua carriera di studioso capace di diffondere in Italia la conoscenza della cultura mitteleuropea e della civiltà ebraico-orientale, "Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna" (1963) e "Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale" (1971). Si propongono quindi "Illazioni su una sciabola" (1985), il libro che ha segnato il passaggio alla narrativa, e "Danubio" (1986), narrazione che fonde il racconto di viaggio lungo il corso del "fiume blu" con la meditazione sulla stratificazione dell'identità europea contemporanea. Seguono "Stadelmann" (1988), dramma ispirato alla figura del servitore di Goethe; "Un altro mare" (1991), rielaborazione romanzesca della parabola esistenziale di Enrico Mreule, filologo amico di Carl Michelstaedter; "Il Conde" (1993), racconto che sviluppa ancora una volta uno spunto reale, ovvero la storia di un vecchio che ripescava morti dal fiume; e infine "Le voci" (1995), monologo che ha per protagonista un uomo che si innamora delle voci delle donne registrate nelle segreterie telefoniche. Il volume è curato da Ernestina Pellegrini, esegeta d'elezione di Magris che ne ha studiato a fondo l'archivio. Oltre alla bibliografia, alla cronologia e al saggio critico della curatrice, completa il volume un contributo della germanista Maria Fancelli..