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Livres anciens et modernes

Cambiagi, Giovacchino

Operazioni state fatte dal Cap. Giovacchino Cambiagi in servizio del suo Real Sovrano, e della Patria.

1816

1500,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italie)

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Détails

Année
1816
Auteur
Cambiagi, Giovacchino
Thème
toscana firenze, napoleonica, manoscritti
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In-8° (cm. 15 x 20,5), legatura mezza pergamena con angoli consunta, dorso con tit. call., pp. 162, (1), scritte in nitida grafia, al piatto etichetta con fregio inc. in rame e titolo. Si tratta di un minuzioso resoconto dei fatti occorsi durante l'occupazione delle truppe napoleoniche in Firenze a partire dal marzo 1799, e del ruolo sostenuto dal patriota Cambiagi quale mediatore tra occupanti e cittadini; esso termina con un appello al granduca di Toscana, sempre indicato come 'V.A.I., e R.', in quanto il Cambiagi, giunto in età avanzata, è caduto nell'oblio dopo aver profuso vita e sostanze al servizio del legittimo governo granducale. Dei Cambiagi, famiglia di stampatori da Gaetano nella seconda metà del XVIII secolo, a Carlo che stampa nei primi decenni del XIX, il più noto è Giovacchino (1747-1822), autore di questo manoscritto e di numerose opere di carattere locale, nonchè di una monumentale 'Historia del Regno di Corsica' uscita negli anni 1770-74. Testimone del suo tempo, era legato ai patrioti corsi. Giuseppe Conti, nella sua 'Firenze vecchia' (Bemporad 1899) cita Giovacchino e Carlo e brani di proclami fedelmente riportati anche nel nostro manoscritto. Gli eventi sono narrati dal C. con lo stile puntiglioso del creditore e il tono accorato del dimenticato dopo la bufera, che non risparmia maligne stoccate ai più fortunati di lui. Sono enumerati i fatti circostanziati, con nomi di cittadini fiorentini e di occupanti francesi, dalle scaramucce interne alla tumultuosa occupazione di Livorno dele del generale Bonaparte il 29 giugno 1796, dall'incalzare delle truppe del Gaulthier il 24 marzo 1799. Viene descritta la partenza del granduca Ferdinando III; il saccheggio delle scuderie e di Palazzo Pitti; l'erezione dell'Albero della Libertà intorno al quale 'ballarono persone che coprono oggi vistose cariche'; l'asportazione di stemmi gentilizi da edifici e monumenti, fino alla partenza delle truppe francesi e all'arrivo delle divisioni austriache. Gli ultimi capitoli descrivono le imprese del Corpo di Cacciatori Volontari organizzato e comandato dal C., con l'indicazione delle spese da lui sostenute per condurlo all'eccellenza di un collegio militare. La copia inviata al granduca si trova alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ms. Palatino 1062. Importantissima documentazione inedita di fatti storici, in parte sconosciuti, di un periodo storico denso di eventi per la storia fiorentina e toscana. DBI, vol.17, da p. 11 a p. 113; Inghirami, Storia della Toscana.