Détails
Auteur
Aceti De' Porti Serafino
Éditeurs
Ruffinello Venturini (?)
Thème
Riforma e controriforma, Cinquecenteine
Description
In-8° (14,3x9,8 cm). 50, (2) carte [ultima bianca]. Cartonatura ottocentesca, tagli rossi a spruzzio, una firma al titolo, bell'esemplare. Aceti de Porti Serafino, canonico regolare lateranense, poeta. Nato a Fermo (AP) nel 1496 e morto a Bologna nel 1540. Studiò a Ravenna e poi a Padova dove incontrò probabilmente A.M. Zaccaria. Divenuto canonico lateranense, acquistò fama come predicatore e autore di libri spirituali. Forse ebbe rapporti con il confratello Pietro da Lucca, da lui menzionato come confessore di Gentile da Ravenna e definito huomo di dottrina et di santità rarissimo (Vita di due beatissime donne.), ma fu soprattutto vicino agli ambienti dei primi barnabiti; subì fortemente linflusso di Battista da Crema di cui difese e divulgò le opere e fu tra i primi estimatori dellangelica, Paola Antonia Negri. Di fra Battista scrisse lApologia, pubblicata nel 1541 e inserita nellIndex di Roma del 1559 e 1564. Linterdizione di Spagna, 1559, 583 riguarda le sue opere spirituali in castigliano e in lingua volgare. Serafino non poté conoscere Margherita a causa della sua giovane età, ma conobbe certamente Gentile da Ravenna di cui si professava figlio spirituale e indica nelle due beate Margherita e Gentile le ispiratrici di alcune sue dottrine. Compose la vita delle due donne in un opuscolo dal titolo Vita di due beatissime donne, Margherita et Gentile, brevemente per don Serafino da Fermo raccolta. edito per la prima volta a Mantova nel 1545. La fama di santità di Margherita da Russi, morta nel 1505, e Gentile da Ravenna, morta nel 1530, si deve soprattutto allopera di divulgazione sopra citata e alla presente Opera nova del discernimento degli spiriti. Le due beate sono da ascriversi tra le cosiddette sante vive, fenomeno religioso sviluppatosi nella prima metà del XVI secolo e profondamente analizzato da Gabriella Zarri nel suo volume Le sante vive edito da Rosemberg & Sellier nel 1990. La riforma protestante, la divisione della cristianità e la presenza di illuminati, che si propongono come profeti vengono interpretati nellopera in esame come segno degli ultimi tempi: essendo questo il tempo dapparecchiar la sedia ad Antichristo. Margherita e Gentile sono presentate come maestre, hanno un nutrito numero di discepoli e anchesse, come altre sante vive profetizzano. Pur riconoscendo a Gentile virtù taumaturgiche, Serafino sottolinea il rifiuto della donna a compiere miracoli. I miracoli dovevano essere evitati nel periodo storico in cui lAceti scriveva: essendo ora vicino lavenimento di Anticristo, non si convene che li santi vengano con miracoli; perché con questo mezzo anthicristo trarrà a se gran moltitudine (Capitolo XII, c. 34). EDIT 16/ICCU/CNCE/185.