Détails
Auteur
Ceronetti, Guido (Disegno Di Felice Andreasi)
Pages
pp. 79 [5] stampate su raffinata carta vergata color crême (oltre ad 1 c.b. ab initio et in fine inserite sotto i risvolti di copertina), con una vignetta b/n stampata su carta patinata applicata in testatina a p. 7.
Éditeurs
Presso l’Impronta,
Edition
Edizione originale.
Thème
Poesia Italiana del '900
Description
brossura in leggera carta vergata beige stampata al solo piatto anteriore in nero, con ampi risvolti muti (l’impostazione grafica ricorda le edizioni Tallone),
Description
LIBROEdizione originale.Ottimo esemplare (occasionali segni d’attenzione a penna rossa nel testo, a partire da pagina 56, con le pp. 56-57 sottolineate anche in inchiostro nero).Rarissima seconda raccolta poetica di Guido Ceronetti, segue la prima pubblicata nel 1955 con lo stesso titolo: «Nuovi salmi: psalterium primum». La nota al colophon recita: «Di questo Salterio sono stati tirati 210 esemplari presso la Stamperia Impronta via Morgari 23 a Torino». Quasi sicuramente pubblicata a spese dell’autore, tanto quanto la raccolta del 1955, ma i dati in proposito sono pochissimi. Il fatto è che la prima produzione lirica di Ceronetti è quasi completamente ignota, non studiata e addirittura spesso e volentieri equivocata in sedi peraltro critiche (si veda esemplarmente l’«Encyclopedia of Italian Literary Studies», New York 2007, che — sulla scorta di autorevoli fonti accademiche — rubrica i «Nuovi salmi» 1955 sotto la voce «traduzioni»). La confusione nasce sicuramente dall’importante traduzione del «Libro dei Salmi» uscita per «I Millenni» Einaudi nel 1967 con il semplice titolo «Salmi», e da allora costantemente ristampata. Si aggiunga poi l’omonimia delle due raccolte originali di «Nuovi salmi», spesso e volentieri considerate due edizioni dei medesimi testi e invece assolutamente distinte: la prima, pubblicata dal Mariotti di Pisa nel 1955 (ovvero l’anno dopo la laurea, a 28 anni), lo «psalterium primum»; il «salterio [secondo]» uscito in un raffinatissimo volume senza data di stampa, ma annunciato in questi termini nell’ultimo fascicolo del 1957 della rivista torinese «Filosofia» diretta da Augusto Guzzo (n. 8/4): «Guido Ceronetti pubblica, in edizione numerata, ventitré “Nuovi Salmi” (Torino, L'Impronta, 1957), che sono ventitré ardue ricerche d’una forma classicamente perfetta (ma spesso ermetica) per una sensibilità raccolta eppure esasperata». -- Con i «Nuovi salmi» — probabilmente con entrambe le raccolte — il poeta partecipò al premio Bonavera 1960 per le belle lettere, assegnato dall’Accademia delle Scienze di Torino: perse in favore degli studi linguistici di Bice Mortara. Una bocciatura che sembrerebbe aver chiuso la stagione dell’elaborazione poetica originale dei «Nuovi salmi», propiziando invece il lavoro di studio e traduzione del «Libro dei salmi» dell’antico testamento. Rimane sicuramente un vulnus degli studi ceronettiani — autore recentemente scomparso e giustamente molto celebrato — il velo d’oblio che sembra essersi disteso sulla prima attività letteraria, quanto mai necessaria se non altro per capire il raffinato traduttore veterotestamentario.