Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Nn

Notes. Genève, ses institutions, ., ses loys, ses moeurs, ses trésors,. Chansons de circonstance, politiques et patriotiques

200,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Auteur
Nn
Thème
manoscritti, ginevra svizzera, suisse
Jaquette
Non
Langues
Français
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In 8°, cartonatura in carta rosa goffrata a motivi zoomorfi, dorso mancante, mancanza al piatto posteriore. Piatto anteriore staccato. Cc (27) all'inizio, più (8) al fondo, vergate in francese, in minuscola ma leggibile grafia, sulle pagine dalla graziosa filigrana floreale; in mezzo, (35) cc bianche, o per meglio dire rosate. Le pagine del manoscritto contengono appunti di ardente patriota, innamorato della sua Ginevra, di tendenza conservativa, che scrive di getto folgoranti considerazioni relative alla conduzione politica della sua città, pensieri di natura filosofica applicati alla vita politica e alla legislazione vigente ('Le magistrat ne peut intervenir, que où commence le délit; les mauvais procédés ne sont pas atteints par la loi. Les partis entre eux ne doivent, en stricte justice, que de ne pas se nuire inutilement') e alle fedi religiose ('L'ordre et la morale publique sont aussi nécessaires aux catholiques qu'aux protestants'). Esempi tratti dalle Favole di La Fontaine; accenni consistenti, e numerosi, a eventi rivoluzionari che ebbero luogo a Ginevra nella prima metà del secolo, e riguardano comunque la situazione politica e sociale, ricca di fermenti e tensioni, a quanto appare nelle frasi, dell'intera Svizzera. Traspare il timore di facili conquiste sociali, rapide quanto instabili; la posizione dell'ignoto estensore è di sincretismo tra opposte correnti: 'Qui veut trop, risque de tout perdre; on sait qu'en général il est plus facile d'acquérir que de posséder, protégeons l'un et l'autre avec une égale sollicitude'. Diciassette pagine finali sono occupate da 'Chansons', che ci riportano indietro di una quarantina d'anni rispetto alle date di stesura dei pensieri politici e sociali: all'epoca napoleonica, con ritornelli dal sapore popolaresco e suggestivo: 'Testament de Napoléon'; 'Chanson de Napoléon à son retour de Russie', struggente ballata che evoca come un eroe da operetta colui che sognava di 'aller prendre à Moscou/le Pérou.', cadenzata dallo sprezzante refrain: 'Chantons le retour du Grand Napoléon/C'est le héros, c'est le héros des petites maisons.'. Canzoni patriottiche, quale 'La guerre de Genève, 1782', evidenziate da 'manine' che indicano i passi e le strofe più care al cuore dell'estensore. Enigmatico manoscritto, mosaico di riflessioni che riflettono un'epoca e una mentalità.

Anno di pubblicazione: XIX secolo