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Livres anciens et modernes

Evgheni Viktorovic Tarle, Enzo Crea, Giuseppe Montanucci, G. Benco, Giuseppe Garritano

NAPOLEONE

Editori Riuniti, 1975

14,39 € 15,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Détails

Année
1975
Lieu d'édition
Roma
Auteur
Evgheni Viktorovic Tarle
Pages
459
Volume
1
Série
Fuori Collana
Éditeurs
Editori Riuniti
Format
24 cm
Edition
Quarta
Thème
Biografie storiche, Storia moderna, Storiografia, Rivoluzione francese, Campagne militari, Collezionismo, Saggi storici, Libri illustrati, Libri Vintage, Libri fuori catalogo, Bibliografia, Riferimento, Memorie, Diari, Guerre napoleoniche, Diritto, Francia, Russia, Inghilterra, Italia, Storia europea, Imperatori, Borghesia, Strateghi, Strategia, Tattica, Politica, Bonapartismo, Storia militare, Giacobini, Diplomazia, Ottocento, Dittatura, Relazioni internazionali
Description
SEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA; FIRMA IN ANTIPORTA; LIEVI SEGNI DEL TEMPO. PAGINE PERFETTE.
Traducteur
G. Benco, Giuseppe Garritano
Illustrateur
Enzo Crea, Giuseppe Montanucci
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

Questo libro non è una opera di divulgazione, ma il risultato di una ricerca storiografica autonoma, il frutto e la somma delle conclusioni cui l'autore è giunto dopo lo studio di materiali d'archivio, così come di documenti e opere già editi. L'autore ha studiato questi materiali (alcuni dei quali egli ha scoperto per primo) lavorando alle sue due monografie sul blocco continentale e sulla situazione della stampa sotto Napoleone. Ad essi naturalmente vanno aggiunte quelle fonti che riguardano anche gli altri aspetti dell'attività di Napoleone.

Un classico della storiografia napoleonica scritto da uno dei massimi studiosi sovietici, Evgenij Tarle. Dalla gioventù fino all'esilio sull'isola di S. Elena, l'Autore ripercorre le tappe salienti della vita di uno dei protagonisti della storia che, scrive, nel ricordo degli uomini rimane per l'immagine gigantesca, agli uni richiama Attila o Tamerlano e ad altri Alessandro Magno o Giulio Cesare, ma che lo sviluppo delle ricerche storiche rivela sempre più nella sua originalità irripetibile e nella sorprendente complessità individuale e analizza gli effetti sulle strutture sociali ed economiche europee dell'opera napoleonica. Lo fa dando ampio spazio alla pagina russa che nella vita di Napoleone determinò l'inizio della fine, di una lunga serie di vittorie, ma soprattutto di una carriera politica. Ed è proprio lo spazio dedicato alla vicenda napoleonica in terra russa che permette di comprendere meglio alcuni particolari che nelle storiografie occidentali sono stati spesso lasciati nell'ombra.

Introduzione. La nuova edizione del mio libro esce mentre è in pieno svolgimento la lotta del nostro eroico esercito contro l'odiosa orda hitleriana, capeggiata da un uomo che è nel vero senso della parola una meschinissima e soprattutto ridicola caricatura di Napoleone. Come è noto, non solo lo stesso Hitler, ma tutta la sua banda (in particolare Goebbels, Frick, Dietrich e in generale tutti coloro che sono addetti alla propaganda scritta) si compiacciono abbastanza spesso di tracciare un parallelo tra il Führer e Napoleone. Essi esaltano Napoleone per avere unito il continente contro l'Inghilterra e per aver tentato di annientare la Russia. La disfatta dell'esercito di Napoleone in Russia nel 1812, che portò in ultima analisi al crollo dell'impero napoleonico, viene da essi attribuita non solo al freddo e ad altre circostanze casuali, ma all'irresolutezza con cui Napoleone perseguì i suoi fini: egli voleva la vittoria e la sottomissione di Alessandro alla sua politica. Bisognava invece impostare la questione in modo più ampio, come l'ha posta il Führer: porre cioè come obiettivo fondamentale la distruzione fisica di gran parte del popolo russo e la conquista di tutto il territorio della Russia. In tal modo, il Führer è chiamato a rinnovare e a completare vittoriosamente l'opera del grande imperatore. Questo modesto pensiero spiega il chiasso teatrale che da tempo ormai la banda hitleriana ha levato dimostrativamente intorno al nome di Napoleone. Ciò spiega pure la pompa e la parata militare con cui le ceneri del figlio di Napoleone sono state solennemente trasportare da Vienna a Parigi. Ciò spiega l'atto di Hitler che, giunto a Parigi, è andato direttamente dalla stazione a inchinarsi davanti alla tomba di Napoleone, al sarcofago del Palazzo degli Invalidi, e altre trovate istrionesche della stessa risma. Pur considerando sommamente ridicolo e caricaturale ogni tentativo di paragonare seriamente un insignificante pigmeo con un gigante, vale la pena di spendere alcune parole sulle differenze profonde, radicali, che contraddistinguono il terreno storico del primo impero francese e il terreno sul quale la banda hitleriana ha inscenato la sua danza odiosa e sanguinaria. Questa cricca di uomini incolti, in cui una mente rozza come Rosenberg e un vacuo imbrattacarte come Goebbels sono considerati addirittura degli eruditi, non ha proibito sinora i versi di Goethe che suonano acerba condanna per essa, certamente perché non li ha mai letti. La situazione storica nella quale cominciò, si sviluppò e finì la straordinaria carriera di Napoleone fu tale che gli toccò in parte nella storia della Francia, ma soprattutto nella storia dei paesi da lui assoggettati, di avere per lungo tempo una certa funzione progressiva. Perfino nella stessa Francia il suo dispotismo militare conservò non poche conquiste della rivoluzione che indubbiamente avevano un carattere progressivo. Non a caso Pusckin, al pari di molti pubblicisti e storici del suo tempo, chiamò Napoleone erede e affossatore della rivoluzione. Non solo affossatore ma anche erede. Certo, Napoleone distrusse tutti i germi di libertà politica che avevano cominciato a sorgere con la rivoluzione. Egli troncò brutalmente il movimento appena iniziato che, pur con grandi arresti a deviazioni, tendeva comunque ad istaurare un regime borghese-costituzionale. Napoleone soffocò in Francia ogni ricordo, ogni segno di libertà politica. La più piccola opposizione alla sua volontà, alle sue disposizioni era da lui vista come un delitto di Stato. Sotto di lui non vi fu traccia di libertà di parola, né di stampa, né di riunione. ...

La presente traduzione della celebre opera dello storico sovietico E. V. Tarle, apparsa per la prima volta nel 1936, è stata condotta sulla nuova edizione russa apparsa nel 1942 (Mosca, Gospolitizdat) e ripubblicata nel VII volume delle Opere, curate da A. S. Jerusalimski, nel 1959. Edizione speciale per gli abbonati di Vie Nuove.

Descrizione bibliografica
Titolo Napoleone
Titolo originale: Napoleon
Autore Evgheni Viktorovic Tarle
Traduzione di G. Benco, Giuseppe Garritano
Editore Roma Editori Riuniti 1975 Quarta edizione
Lunghezza 459 pagine 22 cm 19 Illustrazioni a cura di Enzo Crea
Copertina di Giuseppe Montanucci
Soggetti: Biografie storiche, Storia moderna, Storiografia, Rivoluzione francese, Campagne militari, Eugene Tarlé, Collezionismo, Saggi storici illustrati, Libri Vintage fuori catalogo, Bibliografia, Riferimento, Memorie, Diario Guerre Conquista Diritto Francia Russia Inghilterra Italia Disfatta Invasione Storia europea Imperatore Mosca Esercito Freddo Dominio Incoronazione Fonti Archivio Testimoni oculari Strateghi Strategia Tattica Politica Bonapartismo Dinamiche Capitalismo Borghesia Avanzata Alleanza Alexander Alleati Attacco Artiglieria Augustin Robespierre Austerlitz Austria Battaglia Barras Benningsen Blücher Borodino Borghese Cadoudal Cavalleria Caulaincourt Chouans Comando Coalizione Console Decreto Davout Sconfitta Distaccamenti Direttorio Diplomazia Duca d'Enghien Egitto Impero Nemici Inglese Lotta feudale Forze Fouché Federico Guglielmo Guardia Prussia Germania Tedeschi Giacobini Kutuzov Lannes Liberale Masse Metternich Ministri Negoziati Niemen Ufficiali Nobiltà Palazzo Pace Contadini Polizia Papa Repubblica Ritirata Rivoluzionari Reno Realisti Soldati Smolensk Spagna Talleyrand Trono Tilsit Truppe Tolone Zar Vassallo Vendée Vendémiaire Vittoria Vienna Villaggi Lavoratori Codice napoleonico Amministrazione Regimi dispotici Documenti Esilio Sant'Elena Classe operaia Personaggi 1804-1815 Ottocento Siria Marengo 18 Brumaio Tilsit Wagram Dittatura Nazioni Cento giorni Palazzo degli Invalidi Ancien Régime Liberazione Simbolismo Giuseppina Legislazione Assolutismo Westfalia Equilibrio Potenze Massena Davout Lannes Consolato Suvorov Robespierre Marat Danton Commercio Waterloo Vendome Alessandro I Babeuf Barras Beauharnais Giuseppe Luigi Paolina Cadoudal Carnot Intrighi Caterina II Caulaincourt Kant Luigi XVI Macdonald Marmont Marx Engels Gioacchino Murat Mirabeau Metternich Nelson Marshal Ney Pio VII Pitt Savary Sieyès Madame de Stael Wellington Wittgenstein Catasto Colpo di Stato Grognard Trattato di Parigi Charles-Louis-Fleury Panckoucke Georges Lefebvre Adolphe Thiers Liddell Hart Ulma Lipsia Jean Tulard Chandler Тарле Continental Blockade Smolensk Vendémiaire Blücher Borboni Frederick-William Monarchia Rostopchin Peasents Bagration Historical biographies Modern history Historiography French Revolution Military campaigns Collectibles Illustrated historical essays Out of print books Bibliography Reference Memoirs Diary Wars Conquest Law France England Italy Defeat Invasion European Emperor Moscow Army Cold Domination Coronation Sources Archive Eyewitnesses Strategists Strategy Tactics Politics Dynamics Capitalism Bourgeoisie Advanced Alliance Allies Attack Artillery Battle Bourgeois Cavalry Command Coalition Consul Decree Defeat Detachments Directorate Diplomacy Duke Egypt Empire Enemies English Feudal Struggle Forces William Guard Germany Germans Jacobins Masses Ministers Negotiations Officials Nobility Palace Peace Peasants Police Pope Republic Retreat Revolutionaries Rhine Royalists Soldiers Spain Throne Troops Toulon Tsar Victory Workers' Villages Code Administration Despotic Regimes Documents Exile Saint Helena Working Class Characters Nineteenth Century Syria Brumaire Dictatorship Nations One Hundred Days Palace of the Invalids Liberation Symbolism Legislation Absolutism Balance Powers Spain Consulate Consul Commerce Blockade Alexander I Intrigues Catherine Louis XVI Pius VII Land Registry Coup of State Grognard Treaty Paris Bourbons Monarchy
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