Musica futurista di Balilla Pratella [titolo in copertina; al frontespizio:] Op. 30. Musica futurista per orchestra. Riduzione per pianoforte. Precedono: Il manifesto dei musicisti futuristi. Il Manifesto tecnico della musica futurista. La distruzione della quadratura

LIBROEdizione originale.Ottimo esemplare, freschissimo e pulito, con un leggero restauro di consolidamento al dorso e a chiudere una lacerazione in taglio alto del piatto anteriore (restauro professionale perfettamente eseguito e quasi impercettibile), per il resto senza difetti; esemplare appartenuto a un musicista, che appunta sobriamente il pentagramma in alcuni localizzati punti, in inchiostro rosso, con annotazioni musicali utili evidentemente all’esecuzione.Edizione originale, oggi molto rara, dell’opus 30, il capolavoro futurista dell’autore. Nelle pagine introduttive numerate in romani riproposti i due manifesti di Pratella (Musicisti futuristi e Manifesto tecnico della musica), cui ne segue un terzo, importantissimo, qui in edizione originale: «La distruzione della quadratura». Dedicatoria a Marinetti che ne fu mecenate ed editore, come testimonia il carteggio con l’autore, dalla scelta della carta a quella del corpo del carattere alla copertina commissionata a Boccioni: «La copertina [.] si avvale, a tutto campo [.], del disegno futurista omonimo preparato da Umberto Boccioni [.] il soggetto presenta abbondanza di compenetrazioni futuriste nei piani e negli elementi figurativi, unitamente a marcati intenti sia di sintesi che di trasformismo [.]. Il disegno attesta le rivoluzionarie ricerche teoriche e materiche che Boccioni, amico di Pratella, stava ultimamente conducendo [.]» (Tampieri). La copertina è l’unica cover art completa futurista firmata da Umberto Boccioni, ed è un pezzo enormemente iconico che non manca mai nelle grandi mostre dedicate al futurismo, ultima l’importante «Futurism and Europe» aperta nell’aprile del 2023 al Kröller-Müller Museum di Otterlo.Tampieri, Pratella, 43; Cammarota, Futurismo, 383.1; Echaurren, Nel paese dei bibliofagi, p. 195 fig. 11; Salaris, Pentagramma elettrico, n. 9; Hulten, Futurismo & futurismi (1986), p. 127 (ill.)