Memoria sulla dispensa delle acque e diverse altre operette.

"Del Cavaliere Vincenzo Brunacci, colla biografia del medesimo scritta dall'ingegnere Gio. Alessandro Majocchi. Milano Silvestri 1827. In-16; pp. LVI + 295 + (1), con ritratto del Brunacci all'antip. disegnato da Secondo Silvestri e inciso dal Biasoli, protetto da velina e 2 tavv. ripieg. ft.; leg. mezza pelle coeva con titt. e fregi ai piccoli ferri al dorso, piatti e sguardi marmorizzate, tagli a spruzzo (lievi fioriture). Vincenzo Brunacci (1768-1818), si laure• nel 1788 in medicina a Pisa, ma ben presto aveva rivolto le sue meditazioni agli studi matematici e fisici. Professore di fisica all'Università di Pisa, nel 1788, e poi, dal 1790, di matematica e nautica presso l'Istituto di Marina a Livorno, dovette nel 1799 abbandonare l'Italia, per le vicende politiche di quel tempo. Fu cos? a Parigi ove entr• in amicizia con celebri matematici, come Lagrange e Legendrem ma rientr• presto in Italia, ed accett• la cattedra di Calcolo sublime a Pavia, passando poi per quella di Geodesia, ed idrometria di cui egli stesso aveva provocato l'istituzione, ed infine a quella di Calcolo differenziale ed integrale, pure da lui promossa." [Cfr. AA. VV. Discipline e maestri dell'ateneo pavese. pag.76]. Importante e non comune trattato d'idrodinamica, sulla estrazione e distribuzione delle acque, sull'irrigazione e sulla legislazione e sulla pratica attuata nelle varie parti d'Italia, particolarmente in Piemonte e nel Milanese. La 'Memoria' fu premiata dalla Soc. ital. delle Scienze che aveva proposto il problema. "