MEMORIA INTORNO AD ALCUNI FENOMENI GEOLOGICI DEL CAVALIERE GIAMBATTISTA VENTURI PROFESSORE EMERITO DELL'UNIVERSITà DI PAVIA, MEMBRO DEL CESAREO REGIO INSTITUTO DI SCIENZE ED ARTI IN MILANO . LETTA ALL'INSTITUTO SUDDETTO IL GIORNO 4. LUGLIO 1816.

In quarto grande (28,3x22,5 cm); 39, (1) pp. Legatura in cartoncino rigido novecentesco. Bella testatina xilografica, con veduta marittima alla seconda carta. Piccolissimo rinforzo al recto del margine alto bianco della prima carta, ininfluente e leggerissima, quasi invisibile gora d'umidità al margine alto bianco delle prime carte ma nel complesso esemplare più che buono. Non comune, un solo esemplare censito in ICCU, prima edizione di questo scritto del grande fisico originario di Bibbiano (Reggio Emilia), Giovanni Battista Venturi. L'autore, discepolo di Spallanzani, iniziò ad insegnare logica nel Seminario di Reggio Emilia. Nel 1774 passa ad insegnare geometria all'Università di Modena e Reggio Emilia dove dal 1776 insegna poi fisica. Importante è il suo contributo allo studio della meccanica dei fluidi con la descrizione di quello che viene chiamato effetto Venturi che descrive il legame tra velocità e pressione di un fluido in un condotto. Nell'opera qui presentata il Venturi attraverso uno studio della presenza di rocce e minerali in varie parti del globo cerca di dimostrare come per lungo tempo parti della terra sono state sommerse dai mari. Vari sono riferimenti a giciemnti minerari e fatti avvenuti sulle colline reggiane e modenesi. Non comune.