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Livres anciens et modernes

Migneco Giuseppe

Manuale di Medicina Omeopatica per i padri di famiglia del D.r Giuseppe Migneco

Stabilimento Tipografico,, 1855

350,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1855
Lieu d'édition
Roma,
Auteur
Migneco Giuseppe
Éditeurs
Stabilimento Tipografico,
Thème
RARITA' BIBLIOGRAFICA MAGNETISMO ANIMALE SICILIA AUGUSTA, IPNOTISMO
Langues
Italien

Description

In 8° piccolo; (2 b.), (2), 73, (136 b.) pp. Legatura coeva in mezza-tela marrone con piatti foderati da bella carta marmorizzata coeva. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Copia manoscritta coeva all'edizione a stampa, del rarissimo e celebre trattato omeopatico del dottore, magnetista animale e ipnotista siciliano, Giuseppe Migneco (Augusta 25 marzo 1820 - Catania 1 febbraio 1884), uno dei più celebri medici omeopatici del suo tempo oltre che studioso di magnetismo animale, conosciuto anche con il soprannome di “Il Cagliostro Piccolo”. Laureatosi in medicina a Catania nel 1842, perfeziona i suoi studi a Napoli. Qui assume la carica prestigiosa di chirurgo della Real Marina. Tornato a Catania segue i corsi di chirurgia ottenendo la laurea in Chirurgia. E' proprio negli ambienti napoletani che Migneco entra in contatto con le nascenti tecniche omeopatiche, portate nelle Due Sicilie, dai medici al seguito delle truppe austriache chiamate da Ferdinando I. Migneco, da sempre interessato alla medicina alternativa e già studioso del magnetismo animale, è tra i primissimi in Italia ad approfondire e divulgare le teorie omeopatiche che vedono il loro massimo sviluppo in Italia, proprio in meridione e fra il 1821 ed il 1870 periodo in cui diverse epidemie di colera affliggono il territorio borbonico. Nel 1854 è a Parigi dove entra in contatto con i circoli omeopatici e mesmerici parigini facendo la conoscenza del Marchese Giorgio Campana che diviene suo sodale amico e ne pagherà la pubblicazione delle opere. Gli inizi letterari di Migneco non sono però facili. L'ostracismo verso la medicina alternativa è moto forte e le autorità napoletane, su segnalazione di un parroco, Vizzini che accusa Migneco di “esercitare arte diabolica” condannano, il 10 agosto 1858, la sua monumentale opera in sette libri, “Fisiologia igienica e patologica”, al rogo. Sono proprio le epidemie di colera, però, a segnare una svolta nella vita di Migneco. Persa ogni speranza di fermare il colera, alcuni municipi, si rivolgono a Migneco che contro ogni previsione, probabilmente degli stessi committenti, ottiene risultati sorprendenti, ben superiore a quella degli altri medici chiamati a contrapporsi al male. L'estensore del manoscritto è anonimo ma la scrittura è sempre ben chiara e leggibile. L'opera a stampa, uscita nel 1855 a Roma, è rarissima, in quanto venne stampata in pochissime copie ed in conseguenza delle vicende biografiche dell'autore, tanto che nessun esemplare è oggi censito in ICCU. Il testo è così suddiviso: Il testo è articolato in 264 punti che descrivono, minuziosamente, le ricette omeopatiche, suddivisi in capitoli: Cap.I: "Disordini del dinamismo generale: Emozioni morali, Sonno e sogni, Febbri". Cap.II: "Affezioni diverse: Malattie del capo, Malattie degli organi della respirazione, Malattie degli organi genitali dell'uomo e della donna, Mestruazione, Incomodi della gravidanza, Conseguenze del Vajuolo, Malattie della pelle". Rif. Bibl.: Antonio e Francesco Negro, Bibliografia Omeopatica Italiana, Franco Angeli, 2007, pagina 53 per l'opera a stampa.
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