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Livres anciens et modernes

Ghelardini, Armando (Copertina Di Vinicio Paladini)

Malessere. Romanzo

Edizioni Corbaccio (stampa: «Arti Grafiche Panetto e Petrelli» - - Spoleto),, 1934

400,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1934
Lieu d'édition
Milano,
Auteur
Ghelardini, Armando (Copertina Di Vinicio Paladini)
Pages
pp. 185 [7].
Éditeurs
Edizioni Corbaccio (stampa: «Arti Grafiche Panetto e Petrelli» -, Spoleto),
Format
in 16°,
Edition
Edizione originale.
Thème
Futurismo Narrativa Italiana del '900
Description
brossura con sovracoperta disegnata da Vincio Paladini in nero, scala di grigi e rosso su fondo bianco;
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Edizione originale. Esemplare pregiato da lunga dedica autografa dell’autore «Al vecchio Wien, con sempre nuova amicizia e fraternità Armando Ghelardini Roma giugno 1934 XII». Fioriture all’inizio e alla fine del volume (compresa la sovracoperta, che ha una piccolissima mancanza al piede del piatto posteriore, senza perdite di testo); per il resto ben conservato. Proveniente in ultimo passaggio dalla storica collezione futurista di Sergio Cereda. Unita una copia della seconda edizione, senza sovracoperta e senza occhietto ma con il foglietto di errata applicato a pagina 6. Primo romanzo di Armando Ghelardini, raro nella prima tiratura (ne fu stampata una seconda nell’agosto dello stesso anno). Notevole grafica di copertina dell’artista immaginista-futurista Vinicio Paladini. Ghelardini aveva esordito con la raccolta di racconti «Spettacolo con farsa finale», uscito nel 1931 per i tipi delle Edizioni di Italia, raffinata casa editrice di letteratura contemporanea (pubblicò anche il mensile «Occidente»)fondata e diretta proprio da un Ghelardini appena ventenne, e animata dal gruppo dei modernisti romani transfughi de «La Bilancia» e «La Ruota dentata». Oggi completamente — e ingiustamente — dimenticato (non trova posto nemmeno nell’Enciclopedia Treccani!), gli ha dedicato alcune pagine Giampiero Mughini nel suo classico «A via della Mercede c’era un razzista» (1990 e 2019). Cammarota, Futurismo, 229.5