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Livres anciens et modernes

Bracciolini Francesco

Lo scherno degli Dei. Poema eroicomico

Ferrando, 1838

100,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1838
Lieu d'édition
Genova
Auteur
Bracciolini Francesco
Éditeurs
Ferrando
Thème
Letteratura italiana, Poesia eroicomica, Toscana
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In-8°, pp. XVI, 304, brossura editoriale verde pistacchio con titolo e figura di una cetra entro bordura ornamentale. Ritratto dell'autore all'antiporta inciso su acciaio. Vignetta tipografica con immagine di Ermes al frontespizio. Precedono il testo del poema delle notizie biografiche sull'autore scritte da Giambattista Corniani. Piccoli restauri al dorso. Usuali bruniture. In barbe, in ottimo stato. Riedizione ottocentesca del famoso poema eroicomico di Francesco Bracciolini (Pistoia, 1566-1645). I primi 14 canti dell'opera apparvero nel 1618 a Firenze; gli ultimi 6, nell'edizione romana del 1626. Singolare divertissement letterario, il poema volle parodiare la mitologia e le divinità pagane, ritenute nocive alla vera religione ed è, con la 'Secchia rapita' del Tassoni, uno dei più cospicui esempi italiani in questo genere letterario. 'Se questo poema non può andar del pari in merito con quello della Secchia rapita, è sparso però di tali bellezze, che anche a' tempi nostri, in cui tanto è raffinato il gusto per la poesia, non lascia di piacere, se non altro, per lo scherzo sempre ben condotto e per quella facilità e leggiadria con cui l'autore seppe descrivere quello che gli venne nella fantasia' (dall'avvertenza editoriale). Il Bracciolini visse a Firenze, a Milano e a Roma, ricoprendo gli incarichi di segretario del cardinale Federico Borromeo, di Maffeo Barberini, futuro papa con il nome di Urbano VIII, e di Antonio Barberini. Fu autore di tragedie, di favole pastorali, di poemi di flagrante imitazione tassiana, estranei fondamentalmente al dominante gusto barocco del suo tempo. Edizione mancante al Gamba. Cfr. Enrico Alpino in Dizion. Bompiani delle Opere, VI, 559-560: '.Lunga infilata di parodie di miti famosi e di episodi grotteschi [che] ingenera assai presto sazietà nel lettore moderno, nonostante la facilità nel verseggiare e la vivacità di cui il Bracciolini dà prova.'.
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