Libertà sulla parola [Libertad bajo palabra]. Con testo a fronte. Introduzione e versioni di Giuseppe Bellini

LIBROPrima edizione collana Fenice nuova serie.Ottimo esemplare. Sovracoperta illustrata lievemente brunita, in particolare al dorso; brossura priva di particolari difetti da segnalare; carte con normale brunitura, scritta a matita al margine superiore sinistro dell’ultimo foglio, leggero e non deturpante distacco della costa del piatto posteriore, qualche traccia di colla editoriale all’ultimo foglio.Prima edizione per la nuova serie della collana «Fenice», sezione poeti, dell’editore Guanda di questa raccolta del poeta messicano Octavio Paz. Nato a Città del Messico nel 1914, Paz si ritrova nel 1937 in Spagna, dove sostiene la lotta repubblicana contro le forze nazionaliste e fasciste. L’esperienza della guerra civile spagnola, benché politicamente tragica e fallimentare, lasciò in Paz la sensazione che fosse nonostante tutto possibile cambiare in meglio la condizione umana, con la parola come mezzo d’elezione. Da questo punto di vista, decisivo fu il successivo soggiorno a Parigi e l’incontro con il surrealismo, movimento capace di incarnare la sua stessa vocazione alla libertà e alla ribellione. Considerato tra i maggiori innovatori ed esponenti della poesia latinoamericana, Paz fu anche saggista, diplomatico (come ambasciatore messicano in India, incarico che abbandonò per protesta dopo il massacro degli studenti a Città del Messico nel 1968) e docente universitario. Nel 1990 riceve il Premio Nobel per la letteratura.