Lettre d'Alcibiade à Glicère, bouquetière d'Athènes, suivie d'une Lettre de Vénus à Pâris, et d'une Epître à la maîtresse que j'aurai

Cm 11,7 x 18,2, bella legatura mezza pelle rossa, titoli in oro e fregi a secco al dorso, cinque nervi rilevati, piatti e sguardie in carta decorata. pp 36, una tavola incisa in rame fuori testo, tre testatine e due culs-de-lampe calcografici di Eisen, Longueil, Alliamet, Le Mire, con deliziosi soggetti (Cupido guida biga trainata da. farfalla); ciascuno protetto da velina, cinque fotografie in toni seppia, databili all'epoca della legatura (1870 circa), raffiguranti celebri opere di maestri del colore, nudi femminili e amorini. Esemplare in buone condizioni di leggiadro figurato nel tipico gusto rococò, impreziosito dalla legature e reso unico dagli inserti fotografici in perfette condizioni; mancanza all'angolo superiore sinistro delle pp 35-36, integrato con carta, con perdita delle cifre della paginazione e di due lettere del titolo. L'A. (m. 1780) (secondo Barbier), moschettiere della Guardia Reale, fu chiamato 'le poète des Grâces', lascivo e licenzioso, scrisse poesie, romanzi, racconti, favole, commedie, tragedie, aspramente criticate dai moralisti. Esemplari censiti in CCFr. Pichon, (Jérôme, Catalogue de la bibliothèque de feu M. le baron Jérôme Pichon. 3 vols. Paris, 1897-98, p 147) lo attribuisce a Pezay. Bulletin de la Librairie Morgand et Fatout, Paris, Damascène Morgand et Charles Fatout, 1876-1886, p 903. 'Les vignettes et les culs-de-lampe sont très beaux', Cohen, H. Guide de l’amateur de livres à gravures du XVIIIe siecle. 6th ed. rev and cor. by Seymour de Ricci. Paris, 1912, p 797.