Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Allacci, Leone

Leonis Allatii Apes Urbanae, siue De viris illustribus, qui ab anno 1630. per totum 1632. Romæ adfuerunt, ac typis aliquid euulgarunt

Excudebat Ludouicus Grignanus,

3200,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Lieu d'édition
Roma
Auteur
Allacci, Leone
Éditeurs
Excudebat Ludouicus Grignanus
Thème
allacci galileo bibliografia bibliography barocco baroque

Description

In-8°, 276pp, frontespizio con vignetta calcografica con stemma del Cardinale Antonio Barberini, dedicatario dell’opera, legatura in piena pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso. Prima edizione. In quest’opera Allacci menziona circa 2500 opere pubblicate da 500 autori che lavorarono a Roma durante il pontificato di Urbno VIII (dall’inizio del 1630 fino alla fine del 1632). Fra gli altri Allacci include Campanella, Galileo, Gassendi, Naudé, Stelluti, ed è il primo bibliografo a menzionare le opere di Galileo. Note esplicative vengono aggiunte ogni volta l’opera in esame si presenti come critica o commento o continuazione di un altro lavoro. Da notare che Galileo era stato favorito dal Cardinale Barberini e Urbano VIII fino alla pubblicazione del Dialogo sopra i due massimi sistemi (1632). Carli Favaro, 134 In-8°, 276pp, title page with chalcographic vignette with the coat of arms of Cardinal Antonio Barberini, dedicatee of the work, coeval full vellum binding, handwritten title on the spine. First edition. In this work Allacci mentions about 2500 published works by 500 authors who worked in Rome during the pontificate of Urbano VIII (from the beginning of 1630 until the end of 1632). Among the others Allacci includes Campanella, Galileo, Gassendi, Naudé, Stelluti, and is the first bibliographer to mention the works of Galileo. Explanatory notes are added whenever the work in question presents itself as a critique or commentary or continuation of another work. It should be noted that Galileo had been favored by Cardinal Barberini and Urban VIII until the publication of the Dialogo sopra i due massimi sistemi (1632). Carli Favaro, 134