Le tre arti considerate in alcuni illustri Italiani contemporanei

LIBROPrima edizione.Buon esemplare a pieni margini (leggere bruniture uniformi, restauri professionali alle brossure). Timbretto di antico possessore al piatto superiore e al frontespizio del primo volume.Raccolta di saggi pubblicata postuma nell’anno della morte di Rovani, a cura dell’amico Luigi Perelli, che scelse un titolo esplicitamente volto a «sottolineare il principio rovaniano di affinità delle arti» (Della Bianca, Giuseppe Rovani, p. 95). Nell’opera confluirono scritti già pubblicati in rivista, poi accolti nel quarto volume della Storia delle lettere e delle arti in Italia (Milano, 1855-8), e infine stampati autonomamente col titolo Biografie dei più celebri italiani del secolo decimonono (Milano, 1865). La raccolta è preziosa testimonianza dell’eclettismo dell’autore, che fu anche critico molto potente: numerosi sono i saggi che «dimostrano sicurezza sulle posizioni di fondo e spesso acume critico non da poco, con la capacità di passare dai pittori, come Hayez, agli scultori, come Vela e Magni; dai musicisti: Verdi (verso il quale ebbe sempre delle riserve), Bellini, Paganini; agli scrittori e ai poeti» (ibidem).Della Bianca, «Giuseppe Rovani», in «Otto/Novecento», p. 95