Le Roman de la Duchesse. Histoire parisienne

In-8°, pp. (4), 358, legatura coeva m. pelle marrone con titolo e fregi floreali su dorso a nervetti. Piatti e risguardi marmorizzati. Frontespizio in rosso e nero, antiporta incisa da Nargeot da invenzione di Vechaz. Rinfreschi al dorso; sparse fioriture e alcune lievi gore. Dedica autografa di Arsène Houssaye all'occhietto a Marc de Montifaud: 'A mon cher Redacteur Marc de Montifaus Arsène Houssaye'. Dedicataria dell'opera è Marie-Amélie Quivogne de Montifaud, nata Chartroule, più nota sotto l'ingannevole pseudonimo maschile Marc de Montifaud (Parigi, 1845 /1850 ca-ivi, 1912 / 1913 ca), scrittrice e libera pensatrice, che era moglie del conte Juan-Francis-Léon Quivogne de Montifaud, segretario dello stesso Houssaye e direttore de 'L'Artiste', cui ella stessa collaborò intensamente. Grande amica anche di Villiers de L’Isle-Adam, scrisse racconti anticonvenzionali nello spirito e di intonazione spesso anticlericale, e, sempre col marito, fondò il periodico L'Art moderne. Buon esemplare nel complesso. Prima edizione di questo romanzo di Houssaye (al secolo Housset), fra i più popolari scrittori francesi del secondo Ottocento e 'un des derniers grands chênes de la forêt romantique', come lo definì il suo amico Zola. Vicaire, IV, passim. Su Marc de Montifaud, Laurence Brogniez, 'Marc de Montifaud, une femme en procès avec son siècle', in Sextant, n. 6 (Femmes en lettres), Bruxelles, 1996, p. 55-80.