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Livres anciens et modernes

Autore: Arcangelo Madrignano, : Marino Viganò

Le imprese dell'illustrissimo Gian Giacomo Trivulzio il Magno. Dai Codici Trivulziani 2076, 2079, 2124

Fondazione Trivulzio 2014,

30,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italie)

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Détails

ISBN
9788890867583
Auteur
Autore: Arcangelo Madrignano
Éditeurs
Fondazione Trivulzio 2014
Edité par
: Marino Viganò
Thème
Storia-Personaggi

Description

LX-436 pagine. 25 ill. colori. Brossura con alette. cm 17 x 24 x 2,8. gr 935. Collana: Trivulziana. Pubblicazioni della Fondazione Trivulzio, VII. Menzionato di frequente nei due tomi pubblicati nel 1815 da Carlo Rosmini sul condottiere milanese Gian Giacomo Trivulzio (Crema 1442 - Chartres 1518), il codice Gestar[um] Rer[um] Ill[ustrissimi] Viri Magni Trivultii, cronaca della vita e dell'operato del personaggio, resta pure in seguito allo stato di manoscritto, trascurato dagli studi sulla prima età degli Sforza (1450-'99). Eppure, fluviale resoconto di Arcangelo Madrignano - monaco dell'Ordine cistercense, poi abate di Chiaravalle e vescovo di Avellino e Frigento -, redatto dal 1503, anno cui fa esplicito riferimento, sino a metà 1512, ripercorre in circa 350 fogli, in parte è possibile autografi, non soltanto i trent'anni cruciali della biografia del Trivulzio, dal soccorso a Luigi XI di Valois, nel 1465, ai primordi della calata di Carlo VIII di Valois per la conquista del regno di Napoli, nel 1494. Certo il Magno" ne è soggetto centrale, come lo è peraltro per la cronachistica coeva, nei conflitti contro la repubblica di Venezia e il ducato di Savoia, nel 1467; nel Piemonte, di nuovo contro i sabaudi, nel 1476; nel Genovesato sforzesco ribelle, nel 1471; nel Senese, per la guerra dei Pazzi, poi nella valle del Taro parmense, nel 1478-'79; tra Ferrarese e Bresciano, in appoggio al casato d'Este, nel 1482-'84; nel Napoletano, a sostegno dei Trastámara contro la rivolta baronale, nel 1485-'86; al servizio dello Stato pontificio nelle Marche, nel 1487; poi ancora nelle schiere del regno di Napoli, all'impresa del Cesenate per la diversione avverso ai francesi, nel 1494. Ma vi è pure altro. Testo più coerente, compatto e colto dell'anonima Vita giovanile di Gian Giacomo Trivulzio, di fine XV secolo, e della Vita del Magno Trivulzio, di Giovan Giorgio Albriono e Giovan Antonio Rebucco, del 1541, benché orientato sull'individuo e sui suoi successi, e cronologicamente delimitato, il codice Gestar[um] Rer[um] si conferma quale minuziosa fonte per la storia delle inquietudini dell'Italia quattrocentesca tutta, dilaniata dalle guerre tra stati non meno che dalle contese tra fazioni. Da una delle quali, quella dei Guelfi, è Gian Giacomo Trivulzio a emergere, incombente, non soltanto a livello "nazionale", sia esso milanese o italiano, ma si direbbe europeo. Membro della "clientela" dell'eroe di quest'opera almeno dal suo rientro a Milano, nel 1499, il Madrignano protesta nella dedica a Gian Nicolò Trivulzio - legittimo erede, pure ideale, del "Magno" - un intento pedagogico che gli accenti panegiristici si incaricano di attenuare, a pro dell'esaltazione di un condottiere di cui già in vita si celebrano i fasti. Se l'autore si vuole così accreditare per testimone, assicurando di riferir solo quanto udito raccontare dal protagonista o verificato di persona, tocca poi al lettore contestualizzare episodi e personaggi, collazionare testi e materiali per convalidarne o meno il resoconto; che si attesta tuttavia per ineludibile in una ricostruzione degli eventi dell'epoca, nonché per una restituzione meglio documentata delle vicende di Gian Giacomo Trivulzio."