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Livres anciens et modernes

Diego Valeri

Le gaie tristezze

400,00 €

Drogheria 28 Libreria Antiquaria

(Trieste, Italie)

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Détails

Auteur
Diego Valeri
Langues
Italien

Description

Milano-Palermo-Napoli, Remo Sandron, 1913 (Stabilimento Tipo-Litografico Arti Grafiche Vicentine). In-8°, (8), (2)-57, (3) p., cartoncino editoriale grigio con piccolo fregio con motto. Il libro è dedicato alla moglie, Maria Minozzi, sposata il 2 febbraio 1911, quando Valeri aveva appena 24 anni (era nato a Piove di Sacco il 25 gennaio 1987) e si compone di 28 poesie distribuite in sei sezioni: Il funerale del Poeta, Ombre di sogni, Per le vie della vita, Dal vecchio quaderno, Pagine di diario, e infine Le voci della casa che chiude l’opera ospitando la traduzione di un testo di Frédéric Mistral. Il volume, a cura di Piero Nardi, fu stampato a Vicenza dallo Stabilimento Tipolitografico delle Arti Grafiche Vicentine, con l’etichetta dell’editore Sandron di Palermo [cfr. Piero Nardi, Altri tempi, Venezia, Neri Pozza, 1960, p. 46-50]. Piero Nardi ritornerà più volte sulle circostanze singolari inerenti alla pubblicazione del volumetto che lo vedono protagonista. Nardi, di pochi anni più giovane, conosce Valeri a Vicenza, dove questi vive in casa dei suoceri. Ne nasce una bella amicizia e Valeri, prima di partire con la moglie per Parigi grazie a una borsa di studio, lo incarica di occuparsi della pubblicazione del volumetto di versi che intende far stampare a sue spese. Nardi accetta l’incarico anche perché conosce bene la qualità dei versi che Valeri si è dilettato di leggergli nel corso delle loro frequentazioni: “Pomeriggio estivo del 1912. Facevamo insieme, Valeri e io, una passeggiata sui colli sopra Vicenza. Egli si era tratto di tasca un fascicolo di cartelle manoscritte, e me le veniva leggendo. Erano liriche intonate a modi di poeti, o italiani o francesi, allora in voga e dei quali anch’io ero un patito. Andò a finire, ch’essendo egli alla vigilia d’un lungo soggiorno a Parigi, lasciò a me l’incarico di curare la stampa di quelle liriche. Quella primissima raccolta s’apriva con una lirica dal titolo Il funerale del poeta, nella quale era celebrata, in confronto con l’inevitabile fine, «l’ebbrezza infinita / di vivere questa feroce dolcissima vita».[Piero Nardi, La verità di Valeri, in Corriere della sera, 19 novembre 1970]. Esemplare in perfette condizioni con dedica autografa, a destinatario sconosciuto, di Valeri "Rispetto e affettuoso omaggio 55, quai Grands Augustinus Parigi" quando nel 1914 viveva a Parigi.