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Livres anciens et modernes

Caccianiga Antonio

Le Cronache del Villaggio,

Fratelli Rechiedei,, 1872

28,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1872
Lieu d'édition
Milano,
Auteur
Caccianiga Antonio
Éditeurs
Fratelli Rechiedei,
Thème
LETTERATURA ITALIANA PRIME EDIZIONI MASERADA SUL PIAVE TREVISO, RISORGIMENTO PATRIOTI AGRICOLTURA

Description

In 8°; 412 pp. Bella legatura coeva in mezza-pelle con piatti foderati con carta marmorizzata verde. Autore, titolo e filetti in oro e a secco al dorso. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione, assai rara di questo scritto del noto uomo politico, patriota e scrittore veneto, Antonio Caccianiga (Treviso, 30 giugno 1823 – Maserada sul Piave, 22 aprile 1909). In giovane età Caccianiga studiò storia naturale ed economia rurale ma poi, le sue idee politiche antiautriache e liberali lo portarono a dover girovagare per l'Italia e l'Europa per cercare di sottrarsi alla all'interesse della polizia austriaca. Fu così che visse in Piemonte, Svizzera, Francia ed Inghilterra con scarsi mezzi dato che il governo austriaco aveva sequestrato i beni paterni. Nel 1854 riuscì a tornare a Treviso dopo aver ricevuto l'amnistia, grazie ad un amico che lo ospitò nella sua villa a Masareda sul Piave. Vivacissimi furono i suoi collegamenti i patrioti e gli intelletuali italiani esuli. Politico dai numerosi contatti, durante la sua vita ricoprì diverse cariche prestigiose fra le quali quella di podestà e sindaco di Treviso, sindaco di Maserada, prefetto di Udine, Presidente del Consiglio della Provincia di Treviso, consigliere della Scuola di Enologia di Conegliano, Presidente dell'Ateneo di Treviso e Deputato del Regno d'Italia. Nel 1866 fu, anche, membro della delegazione che presentò a Re Vittorio Emanuele II i risultati del plebiscito per l'annessione del Veneto al Regno d'Italia. Caccianiga fu anche un prolifico giornalista e scrittore, autore di romanzi risorgimentali ed antiaustriaci come "I vampiri e l'incubo", "Il convento", "Brava gente", "Il roccolo di Sant'Alipio" e "Il proscritto". Tra le sue opere figurano anche elogi alla vita campestre, come "La vita campestre", "Il dolce far niente", "Le cronache del villaggio", "Il bacio della contessa Savina", "Frondeggi", e "Lettere d‘un marito alla moglie morta". Nota è anche la sua opera dedicata a Trevido, "Ricordo della provincia di Treviso". La sua opera fu molto apprezzata tanto che di lui paralrono in toni assai positivi Bendetto Croce e Enzo Demattè. Molte delle sue opere sono assai rare. In quest'opera sono raccolti diversi suoi pensieri sull'agricoltura, la coltivazione dei fiori, descrizioni di terre e luoghi ecc.