Le ceramiche e maioliche faentine dalla loro origine fino al principio del secolo XVI

In folio (mm. 330x240); pagg. XII, 83, con 20 tavole ripiegate recanti numerose illustrazioni di ceramiche in cromolitografia. Frequenti fregetti e iniziali decorate. Tassello cartaceo alla sguardia più interna recante l'ex libris di Luca Brasini. Sguardie marezzate. Mezza pelle coeva blu con angoli, piatti in cartone marezzato, dorso a 6 nervi con bordurine dorate, recante autore e titolo impressi in oro. <BR>Prima edizione di quest'opera, prima fatica editoriale sulle ceramiche faentine, tirata in 285 esemplari numerati dei quali il presente è il 246°, è ancora oggi considerata uno dei maggiori studi sulla maiolica di Faenza dalle origini fino al XVI secolo. Le tavole recano in silografia le ceramiche disegnate e dipinte personalmente dall'autore, e costituiscono un esempio dei capolavori prodotti in ogni epoca nel territorio faentino. Gli interessi di Federigo Argnani, curatore della Pinacoteca comunale di Faenza, ebbero un vasto respiro e ancora oggi nella città egli è ricordato come una personalità artistica e patriottica di grande spessore; sotto la sua supervisione la galleria municipale di arte visse un grandissimo incremento tanto che dovette essere spostata nell'ex collegio dei Gesuiti, dove è tuttora situata. <BR>Bell'esemplare, molto elegante, con ampi margini. Alcune fioriture, più diffuse alle prime carte vanno diradandosi nel resto del volume. Piccole mende dovute all'uso alla legatura.<BR>