In-16° (16,3 x 10,3 cm), pp. 41, (1), copertina muta editoriale. Qualche normale segno d'uso e del tempo alla copertina. Alla copertina anteriore, firma d'appartenenza, titolo e data scritti da mano coeva; vignetta al frontespizio. Qualche segno d'umido alle pagine, per il resto ben conservato. Musica del M° Giovanni Pacini. Scenografia di Alessandro Sanquirico. Con tutta probabilità si tratta del libretto relativo alla prima rappresentazione del melodramma, andata in scena il 6 febbraio 1823: conferma a questa ipotesi sembra venire dalla "Nota delle feste da ballo che si daranno nell'I. R. Teatro alla Scala nel corrente carnevale 1823", ospitata nell'ultima pagina dell'opuscolo, in cui sono indicati come giorni in cui si sarebbero tenute le feste quelli immediatamente seguenti il 6 febbraio, vale a dire venerdì 7, domenica 9, mercoledì 12, venerdì 14 e sabato 15; è ragionevole dunque pensare che, per pubblicizzare adeguatamente i balli, la pubblicazione sia stata impressa e distribuita almeno alcuni giorni prima del primo appuntamento danzante e che quindi si tratti proprio del libretto della première. Personaggi e interpreti: Giulia, vestale, antica e corrisposta amante di Licinio, Teresa Belloc; Licinio, comandante dell'esercito romano, e vincitore de' Galli, che ritorna in trionfo a Roma dopo l'assenza di cinque anni circa, Isabella Fabbrica; Erennio, gran sacerdote di Vesta, sotto il nome di Flaminio, Luigi Lablache; Cinna, capo legionario, intrinseco amico di Licinio, Savino Monelli; Fabio, console, Carlo Poggiali; Emilia, gran vestale, Giuseppa Rovetta; Fulvia, altra delle vestali, confidente di Giulia, Angela Maria Silvestri Bertozzi; Sempronio, capo degli aruspici, Carlo Donà; Cori: Sacerdoti, Popolo, Vergini Vestali; Comparse: Senatori, Sacerdoti, Aruspici, Guerrieri romani, Prigionieri Galli, Littori, Guardie; Divinità: Vesta, Pallade, Venere e Cupido. L'azione si svolge a Roma. Supplimenti alle prime parti cantanti: Giovanni Carlo Beretta, Pietro Vasoli, Adelaide Carpano, Rosa Tosi. Musicisti: Maestro al cembalo: Vincenzo Lavigna; Primo Violino, Capo d'Orchestra: Alessandro Rolla; Altro primo Violino, in sostituzione del sig. Rolla: Giovanni Cavinati; Primo Violino de' Secondi: Pietro Bertuzzi; Primo Violino per i Balli: Ferdinando Pontelibero; Altro primo Violino, in sostituzione del sig. Pontelibero: Francesco De Bayllou; Primo Violoncello al Cembalo: Giuseppe Storioni; Altro Primo Violoncello: Vincenzo Merighi; Primi Clarinetti a perfetta vicenda: Pietro Tassistro - Felice Corradi; Primi Flauti: Giuseppe Raboni - Carlo Alari; Primi Oboe a perfetta vicenda: Carlo Yvon - Giuseppe Becalli; Primo Corno da Caccia: Agostino Belloli; Primo Fagotto: Gaudenzio Lavaria; Primo Contrabbasso: Giuseppe Andreoli; Professore d'Arpa: Giovanni Battista Rossi. Direttore del Coro: Carlo Salvioni; Editore e proprietario della Musica: Giovanni Ricordi; Macchinisti: Francesco e Gervaso, fratelli Pavesi; Capi illuminatori: Tommaso Alba e Antonio Moruzzi; Capi sarti: Antonio Rossetti, Antonio Majoli; Attrezzista: Ermenegildo Bolla; Berrettonaro: Giosuè Parravicino; Parrucchiere: Innocente Bonacina. Ballerini. Inventore e Compositore de' Balli: Gaetano Gioja. Primi Ballerini serj: Teresa Coralli, Carlo Girard, Antonia Pallerini; Altro primo ballerino: Giuseppe Villa; Primi ballerini per le parti serie: Nicola Molinari, Maria Bocci, Giuseppe Bocci, Pietro Trigambi, Filippo Ciotti; Primi ballerini per le parti giocose: Giovanni Francolini, Celeste Viganò; Primi ballerini di mezzo carattere: Pietro Bondoni, Antonio Bedotti, Michele Damore, Giovanni Baranzoni, Fioravanti Borresi, Antonio Milani; Altri ballerini per le parti: Carlo Bianciardi, Girolamo Pallerini, Giacomo Trabattoni, Antonio Silej; Imperiale Regia Accademia di Ballo. Maestri di Perfezionamento: Arnoldo Leon e Virginia Leon; Maestro di Ballo: Carlo Villeneuve; Maestro di Mimica ed aggiunto: Teresa Monticini; Allievi salariati della suddetta Accademia: Teresa Olivieri, Gaetana Quaglia, Ester Ravina, Giovanna Viscardi, Carolina Alisio, Angela Bianchi, Carolina Elli, Adelaide Cesarani, Carolina Casati, Rachele Cesarani, Giuseppa Turpini, Luigia Novellau, Teresa Carboni, Vincenza Migliavacca, Angela Besozzi, Francesca Terzani, Giuditta Bencini, Giulia Portalupi, Caterina Terzani, Pompea Melici, Tommaso Casati, Antonio Appiani, Giovanni Casati; Corpo di ballo: Giuseppe Nelva, Michele Belloni, Giovanni Goldoni, Gaspare Arosio, Carlo Parravicini, Stefano Prestinari, Gaetano Zanoli, Giuseppe Rimoldi, Francesco Citerio, Francesco Tadiglieri, Fermo Conti, Giuseppe Cipriani, Marco Rossetti, Giuseppe Bosio, Giacomo Gavotti, Giovanni Cozzi, Teresa Ravarini, Barbara Albuzio, Francesca Trabattoni, Maddalena Bianciardi, Giuseppa Belloni, Antonia Fusi, Agostina Rossetti, Antonia Barbini Casati, Massimiliana Feltrini, Rosa Bertoglio, Caterina Massini, Eufrosia Costamagna, Teresa Mazza, Teresa Bedotti, Gaetana Pitti, Teresa Morganti. Supplimenti ai primi ballerini per le parti: Filippo Ciotti, Pietro Bondoni, Teresa Olivieri, Gaetana Quaglia. Luigi Romanelli, librettista italiano (Roma 1751 - Milano 1839); insegnante di lettere e declamazione al conservatorio di Milano, fu per alcuni anni librettista del teatro alla Scala. Fornì libretti a Rossini (La pietra del paragone), Pacini (La vestale), Zingarelli, Mayr, e ad altri. Giovanni Pacini, compositore italiano (Catania 1796 - Pescia, Pistoia, 1867). Figlio di un noto tenore, compì studi musicali a Bologna e a Venezia; appena diciassettenne esordì a Milano come autore dell'opera Annetta e Lucindo. Dal 1822 fu attivo a Lucca, come maestro di cappella della corte ducale (1837) e direttore dell'Istituto musicale (1842). Musicista tra i più fecondi del secolo, di vena facile e con un innato senso della vocalità, scrisse circa novanta opere teatrali rappresentate nei maggiori teatri italiani ed europei. Alla sua produzione appartengono inoltre numerose cantate, oratori, messe e altra musica sacra, composizioni vocali e strumentali da camera. Alessandro Sanquìrico, pittore e scenografo italiano (Milano 1777-1849), si dedicò prevalentemente alla scenografia lirica, in particolare per il teatro alla Scala di Milano, con una produzione imponente di oltre 350 scenografie. Nel 1817 decorò, in collaborazione con P. Landriani e G. Perego, il Teatro Nuovo di Pesaro.