Détails
Auteur
Savoia-Aosta, Aimone Di - Desio, Ardito.
Série
Pubblicazione effettuata sotto gli auspici: della Reale Società Geografica Italiana, del Club Alpino Italiano e del Comune di Milano.
Éditeurs
Arti grafiche Bertarelli, Milano-Roma.
Description
2 v. (XXIV, [2], 568, LI p., [38] c. di tav.; [9] c. ripieg.), 29 cm, tela di juta con titoli impressi a stampa. Il contenitore delle mappe è in cartonato pesante. Condizioni : USATO - Stato : Buono, ordinari segni d'uso e del tempo. Lievi segni di foxing, alcune macchioline di ruggine alla legatura. Il contenitore delle mappe presenta il dorso con screpolature. Altre note : Dopo la rinuncia di Giotto Dainelli, il ruolo di comandante della Spedizione venne affidato ad Aimone di Savoia-Aosta, Duca di Spoleto. La squadra di scienziati al seguito era composta da: Ardito Desio (responsabile delle ricerche geologiche e geografiche), Mario Cugia (per le osservazioni astronomiche e geofisiche), Ludovico di Caporiacco (raccolte zoologiche e botaniche), Gino Allegri (misurazioni antropologiche), Angelo Anfossi (addetto al radiotelegrafo e alle osservazioni meteorologiche). Data la morfologia del territorio in esame, furono reclutate due guide alpine, Leone Bron ed Evaristo Croux, per accompagnare gli studiosi nelle loro escursioni; tale fu anche il ruolo di Umberto Balestreri (capo carovana in assenza del comandante), Vittorio Ponti e Giuseppe Chiardola (impegnato quest'ultimo anche nelle misurazioni topografiche). Completava il quadro Massimo Terzano, teleoperatore addetto alle riprese fotografiche e cinematografiche."<br>Dopo aver raggiunto il campo-base sul ghiacciaio Baltoro procedendo per scaglioni, gli esploratori effettuarono le loro escursioni dividendosi volta per volta in manipoli[1]. Di particolare autonomia beneficiò Desio, il quale dapprima conquistò con Croux la Sella Conway, quindi risalì con Balestreri la val Shaksgam fino al ghiacciaio Kyagar; compì inoltre una perlustrazione completa del bacino idrografico del ghiacciaio Panmah, accompagnato da Ponti; infine, nel viaggio di ritorno da Skardu a Srinagar attraversò in solitaria l'altopiano delle Deosai, trattenendovisi per due settimane. Nel complesso, la Spedizione lasciò l'Italia a cominciare dal 2 febbraio 1929, mentre l'ultimo gruppo rientrò in patria il 24 ottobre dello stesso anno."<br>L'opera è divisa in due parti. La prima parte a cura di Aimone di Savoia-Aosta affronta la storia della spedizione, la seconda curata da Ardito Desio raccoglie i risultati geografici (il bacino del Panmah, il bacino del Baltoro, il bacino del Sarpo-Lago, il bacino dello Shagsgam superiore). Precedono l'opera una dedica a stampa e le fotografie dei componenti della spedizione, seguono l'opera alcune appendici astronomiche, geologiche ed etnografiche. Il nostro esemplare appartiene all'edizione numerata impressa su carta bianca fine, rilegato in juta e numerato (N. 703).