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Livres anciens et modernes

Lo Duca, [Giuseppe Maria]

La Sfera di platino. Romanzo. Presentazione di F.T. Marinetti Accademico d’Italia

Istituto Editoriale Italiano,, 1931

300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1931
Lieu d'édition
Milano,
Auteur
Lo Duca, [Giuseppe Maria]
Pages
pp. 270 [2 bianche] (come abitudine dell’editore, nella numerazione è contato anche la carta di guardia applicata al contropiatto).
Série
collana «Idee costumi passioni del ventesimo secolo»,
Éditeurs
Istituto Editoriale Italiano,
Format
in 16°,
Edition
Seconda edizione.
Thème
Futurismo
Description
copertina originale in tela viola impressa a secco con il logo della collezione, e riccamente decorata in oro al dorso;
Premiére Edition
Non

Description

LIBRO Seconda edizione. Tela della copertina usurata al perimetro, con alcune lacerazioni senza perdite alle cerniere e sui quadranti del dorso; alcuni fascicoli allentati e una separazione fermata; nel complesso in più che buone condizioni, con una sobria firma d’appartenenza in mano infantile d’epoca «Paul Bonfils», che potrebbe far risalire la provenienza del libro alla famiglia della moglie di Lo Duca, Jeanne Bonfils. Rara edizione corretta, prima per i tipi dell’Istituto Editoriale Italiano diretto da Umberto Notari — agitatore anarchico interventista all’inizio del secolo, presto editore in proprio, grande amico di Marinetti e Mussolini — del romanzo di Giuseppe Maria Lo Duca, pubblicato per la prima volta l’anno prima, nel 1930, presso un piccolo ed effimero editore di Albenga (Savona), che fallì subito dopo. «La sfera di platino» è uno dei più significativi romanzi italiani ascrivibili strettamente al genere della «proto-fantascienza». Lo Duca fu un personaggio assai sfuggente attivo nel decennio 1925-1935 tra Vado Ligure, Roma e Milano; ebbe poi una seconda vita, ben più soddisfacente, in Francia, dove risiedette stabilmente dalla fine della seconda guerra. Si meritò l’attenzione di Leonardo Sciascia in un cameo pubblicato tra le pagine di «Nero su nero» (Torino 1978, p. 211): «Lo Duca è un siciliano di Cefalù che quarantacinque anni fa, per un duello che ebbe con lo scultore Arturo Martini, scappò a Parigi per qualche settimana, il tempo di far dimenticare alla polizia quella piccola infrazione: e ci restò invece per tutta la vita. Storico del cinema e dell’erotismo, ha dato vita in questo dopoguerra a quella collana di erotologia pubblicata da Pauvert che è dilagata in tutto il mondo. I cosiddetti “Inferni” delle biblioteche, e cioè quelle sezioni che raccolgono testi e immagini dell’erotismo più spinto e sono tenute sottochiave, non hanno segreti per lui. Il “gallismo” siciliano — quello dei personaggi di Brancati — è in lui diventato erudizione, cultura». Cammarota, Futurismo, 277.2; Ferri, Un’epopea eroicomica della macchina onnipotente e onniveggente: La Sfera di platino di Lo Duca (in: Resine 119-121, 2009: 27-48)
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