Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

D. Cutolo, S. Pace

La scoperta della città antica. Esperienza e conoscenza del centro storico nell'Europa del Novecento

Quodlibet, 2016

20,90 € 22,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2016
ISBN
9788874625918
Pages
284
Série
Quodlibet studio. Città e paesaggio
Éditeurs
Quodlibet
Format
141×215×25
Edité par
D. Cutolo, S. Pace
Thème
Urbanistica-Storia, Centri storici, Urbanistica e pianificazione: aspetti architettonici, Storia dell’architettura
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Illustrata nella sua diversità e raccontata attraverso storie altrettanto differenti (tanto cronologicamente quanto geograficamente), la città storica è l'indiscussa protagonista di questo libro. Il volume, infatti, affrontando la complessa vicenda dell'affermarsi della nozione di "centro storico" nella cultura urbana italiana ed europea a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, cerca di delineare le fasi alterne che hanno caratterizzato la consapevolezza culturale e il riconoscimento dei valori storico-artistici della città, delle istanze di rappresentatività delle sue stratificate topografie, del mutevole legame tra centro e periferia, crescita e salvaguardia, tradizione e reinvenzione. L'analisi spazia dalla Como anteguerra di Giuseppe Terragni ai casi canonici della Urbino di Giancarlo De Carlo e della Bologna di Pierluigi Cervellati; dalla Torino del centenario dell'Unità alla Napoli dall'inafferrabile centro storico; fino ad alcuni paradigmatici esempi europei, come il Barrio Gòtico di Barcellona, il piano urbanistico di Reims del 1920, le Halles di Parigi, il Chiado di Lisbona (negli interventi di Alvaro Siza), la Berlino degli anni Ottanta e la Francoforte del secondo dopoguerra. Al lavoro storico si aggiunge infine una considerazione sulla politica globale di tutela svolta dall'Unesco negli ultimi quarant'anni.