Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Lucia Pessina, Federica Rovati

La morte di Pinelli. Iconografia di un anarchico 1969-1975

Quodlibet, 2022

17,10 € 18,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2022
ISBN
9788822907509
Auteur
Lucia Pessina
Pages
171
Série
Biblioteca Passaré
Éditeurs
Quodlibet
Format
210×150×22
Thème
Arte-Temi, Pinelli, Giuseppe, Storia dell’arte, Film, cinema, Storia: eventi e argomenti specifici, Anarchismo, Italia, Seconda metà del XX secolo, 1950–1999
Préface par
Federica Rovati
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Nel dicembre 1969, a pochi giorni dalla strage di piazza Fontana, l’anarchico Giuseppe Pinelli morì tragicamente a seguito di una caduta da una finestra della Questura di Milano. Secondo il commissario Luigi Calabresi e i colleghi presenti quella notte si trattò di suicidio, una versione che non persuase una parte significativa della pubblica opinione. Artisti, intellettuali e cittadini comuni si misero da subito al servizio, ognuno secondo le proprie possibilità, per ricostruire la verità sulla morte di Pinelli. Questo libro vuole indagare la produzione iconografica legata alla figura di Pinelli attraverso l’analisi di dipinti, mostre d’arte, film, spettacoli teatrali, libri, manifesti e fumetti comparsi fra il 1969 e il 1975. L’ampio repertorio, raccolto grazie ai materiali di archivio e alla stampa dell’epoca, dimostra come l’immagine di Giuseppe Pinelli si trasformò in una costante visiva capace di veicolare un preciso significato politico e sociale. La sua morte diventò un vero e proprio caso in attesa di giustizia e la sua figura quella di un martire, consacrata da Enrico Baj nei Funerali dell’anarchico Pinelli, l’opera che ancora oggi è considerata la più significativa in merito alla vicenda e di cui qui si ripercorrono le fasi ideative e la sfortunata storia espositiva. Prefazione di Federica Rovati.
Logo Maremagnum fr